La Critica Politica - anno IV - n. 4 - 25 aprile 1924

148 LA CRITICA POLITICA . ·.· E aggiungiamo verità a verità. Il Fascismo, nella sua opera distruttiva, non ha incontrato sert ostacoli. I consensi gli vennero anzi da coloro appunto che per la Costituzione e per le istituzioni parlamentari erano in obbligo di dimostrare un particolare attaccamento. Professori di diritto costituzionale non ebbero ritegno a sedere sulle proprie teorie. Liberali, come Salandra, non esitarono un momento a dare un calcio al liberalismo, divenuto incomodo. Ali' infuori di un liberale che ha preferito conservarsi tale restando solo, il senatore Albertini, e dei pochi democratici c~e fanno capo all'on. Amendola, i soli che abbiano fatto e facciano richiamo alla Costituzione - che non c' è più - e ai diritti del Parlamento - che non esistono più nemmeno essi - sono i popolari e i socialisti· unitari, cioè proprio coloro che già si proponevano di passare oltre, verso forme ed istituzioni nuove. Segno anche questo del profondo rivolgimento operatosi in Italia, ma che non può trarre in inganno sui ~entimenti del popolo italiano. Popolari e socialisti unitari non pensano af~atto che l'ordine di do1nani possa ristabilirsi sulle stesse basi di prima. È la necessità che li fa es- - sere, di fronte alla Costituzione· e al Parlamento, conservatori. Ma conservatori in Italia, se anche ce n' erano, oggi non ce ne sono. Nè a destra, nè a sinistra; nè tra la borghesia, nè tra il proletariato. Oggi si è fascisti o antifascisti : e cioè, in un modo o nell'altro., •rivolLzionari. L'equilibrio dovrà necessariamente sortire dal contrasto degli uni cogli altri. Intanto i fascisti assolvono magnificamente al compito della liquidazione, nel s·olo modo in cui può .... essere definitivo. La soppressione violenta della Costituzione e del Parlamento avrebbe consentito possibilità di ritorni. La morte lenta, naturale - per esasperazione di mali già esistenti e visibili - no. ' La liquidazione imporrà la ricostruzione. Chi ci pensa? Seriamente, nessun_o. L'antifascismo stesso non ha fino a questo momento nè una bandiera, nè un programma. È un misto di sentimenti offesi, di posizioni turbate, di giustificati rancori : offre dieci bandiere e dieci programmi. Roba che conoscevamo già, che appartiene al passato, che nulla dice di nuovo e di vivo. C'è molta gente ri1nasta nelle antiche posizioni - le elezioni lo hanno detto inequivocabilmente. In fatto è molto importante, senza dubbio. Ma poichè si tratta pure di camminare è necessario sapere in che senso, come, dove e per che. L'avere rèsistito al Fascismo dimostra solo che c'è in Italia gente che sa rispettarsi, che sa m.antenere fede Biblioteca Gino Bianco

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