La Critica Politica - anno IV - n. 4 - 25 aprile 1924

• \ 170 LA CRITICA POLITICA campo di azione e di esperienza, quella zona in cui essi Enti avessero più affondate le radici, o per esservi nate addirittura o per avervi già in passato svolto l'opera loro : così all'Associazione nazionale per glt interessi del Mezzogiorno vennero affidate le 13 provincie della Calabria,. della Basilicata, della Sicilia e della Sardegna : alle Scuole per i con_tadini dell'Agro Romano la Toscana Meridionale, le Marche, l'Umbria, il Lazio e gli Abruzzi ; le Puglie, la Campania, il Molise furono assegnate al Consorzio Nazionale Emigrazione, già benemerito per l' istituzione di corsi d'alfabeto per gli emigranti di Terra del Lavoro, e all'Umanitaria,. che dalla provincia di Milano aveva, specie nel dopoguerra, estesa la opera sua anche alle Puglie. Insediate ufficialmente e accintesi al lavoro le singole associazioni 1 istituirono nelle zone di loro pertinenza e appoggiarono ai loro uffici. preesistenti, alcune Direzioni regionali, che dovevano essere nelle varie zone i centri di propulsione di tutto il lavoro : queste Direzioni oltre al compito della istituzione, amministrazione e direzione delle scuole, compito che esse dovevano assolvere di conserva con le autorità scolastiche governative, avevano l'altra importantissima funzione di attendere alla propaganda dell'Opera presso i Sindaci, le popolazioni, gli Enti e le Associazioni locali, cioè di susçitare e mantenere negli elementi locali l'amore e il rispetto per la scuola, cioè di dare a questi elementi 1 ~ locali l'impressione che la scuola, istituita e retta dall'Opera, non era più la scuola di prima, quella del < governo >, quella dei (: signori >,. uniforme, fredda, insufficiente, estranea ai loro bisogni, ma era invece, una scuola nuova, viva, agile, locale, particolare, una scuola tutta per loro, per· loro soli, che si plasmava sulla loro vita e li assecondava nelle loro elementari esigenze. . II segreto della fortuna delle scuole dell'Opera fu quasi tutto in questo assiduo e intelligente contatto stabilito e mantenuto dalle Direzioni regionali con la regione. Dico direzioni e regioni ma dovrei dire direttori e clienti della scuola, instituti ed enti, insomma, considerati nelle persone che l'incarnano ; persone che invece di essere fra di loro, come· accade per i servizi governativi, nei rapporti di impiegati e di contribuenti o di amministratori e amministrati o di capi e di subordinati, sono nei rapporti ·di privati con privati, di < paesani >, con < paesani >·,. di amici con amici, di collaboratori con collaboratori, o, se vogliamo, di < benefattori > con < beneficati > : invece della circolare o della emarginata, il manifesto o la lettera personale; invece del < mandare > O· dell' <incaricare>, l'accorrere sul posto il vedere e il far di persona; invece dello scrivere, il parlare ed il parlare magari in dialetto ; invece della pratica, il tumulto di popolo o la processione di esultanza; invece dell'ordine esteriore o del disordine intimo della burocrazia buzzurropapalino-italiana, la babilonia esterna e l' intima armonia del lavoro auto-- nomo e particolare siciliano o sardo o calabrese e insieme italico. Biblioteca Gino Bianco

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