168 LA CRITICA POLITICA lia, in cui mezzo secolo e pià di istruzione obbligatoria non avevan nè estirpato nè diradato la mala erba dell'analfabetismo. Caduto il 1ninistero Giolitti raccoglieva l' idea il successore del Croce senatore Corbino e vi dava esecuzione col R. D. 28 agosto 1921, n. 1371, che costituiva l'Opera contro l'analfabetismo. IL DECRETO CORBINO SULL'OPERA CONTRO L'ANALFABETISMO Io non conosco nella legislazi<;>ne scolastica italiana un documento legislativo pià semplice, pià snello, pià pratico, pià liberale e pià rivoluzionario di questo decreto Corbino sull' Opera contro l'analfabetismo. Il principio su cui il decreto si basa è il seguente : < lo Stato, rico- " nosciuta la sua inettitudine a condurre a fondo la lotta contro l'analf aJJetismo con organi proprii, affida questo compito all'iniziativa privata, accontentandosi, per conto suo, di cqntribuire parzialmente alla spesa e di invigilare e sancire l'opera di questi privati>. Posto questo principio, il legislatore si è guardato bene dal creare per l'attuazione pratica di questo proposito un organo nuovo, destinato anticipatamente, come tanti altri del. genere, a funzionare.... sulla carta, ma non ha fatto altro che cercare quale fosse, nella questione particolare del1' attività scolastica privata, lo statò di fatto e, rilevatolo, non ha esi- ~ tato a riconoscerlo, sancirlo e generalizzarlo. Cioè : visto per esempio, che nelle pianure del Lazio l'ente per le Scuole per i contadini dell'Agro Romano, creato da Angelo Celli e da Giovanni Cena, da oltre quindici anni provvedeva a sfan1ar di alfabeto i contadini nomadi di quelle plaghe, vis~o che la stessa cosa andava facendo, nei riguardi degli emigranti di Terra di Lavoro, il Consorzio emigrazione e lavoro, visto che da anni ed anni l'Associazione per gl' interessi del Mezzogiorno nel Sud, l'Umanitaria nel Nord, andavan compiendo un mirabile lavoro di propaganda e di assistenza prescolastica scolastica e parascolastica a favore dei ceti pià umili, il legislatore col citato decreto veniva semplicemente a dire e a fare questo discorso < io vedo che, dopo cinquant'anni e pià di attività statale diretta o indiretta, ci sono ancora delle regioni d' Italia col 59 (fuglia), col 65 (Basilicata) col 70 per cento (Calabria) di analfabeti ; vedo che ci sono ancora dei comuni con l' 88 (Pietrapaola) col 95 per cento (Goni) di analfabeti; vedo che anno per anno le spese che io sostengo per questa lotta crescono smisuratamente e che i risultati, specie per certe zone, sono sempre negativi; constato che _voi Enti privati riuscite a far ottimamente quello che lo Stato ha finora tentato inutilmente, cioè raggiungete con i vostri asili, le vostre scuole, le vostre istituzioni certe plag)le di cui Io Stato non ha saputo far altro che rispettare finora scrupolosamente la verginità culturale. Ciò visto e considerato io a nome dello Stato propongo a voi Enti privati questo patto : voi continuerete, anzi renderete pià intensa la vostra opera di bonifica cuiBiblioteca Gino Bianco ·
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