' , 166 LA CRITICA POLITICA assai spesso illusione (come per don Chisciotte); e allora, ecco, sopraggiunge la realtà: e la realtà uccide o almeno offende l'ansia pura della ricerca speculativa ed emotiva: e riduce l'uomo o a rinnegare Io sforzo che ha compiuto e che compie o.... come appunto è accaduto ad Unamuno, a turargli la bocca. Ma cotesto gesto di Primo De Rivera non è stato un gesto felice ; e s' è ben visto come la Spagna e il mondo abbiano accolta la notizia della deportazione di Unamuno. Certi uomini, farli tacere, è impossibile ; e, quand'anche tacciano, il loro silenzio riempie, e ben più temibile della parola, il vuoto che la loro parola ha lasciato ; chè non ci sono sciabole, 1nanette, mitragliatrici nè ghigliottine che possano spegnere o solamente affiocchire la facoltà più alta che Dio ha concesso all'uomo : lo spirito. MARIO PUCCINI PRESSIONE POLITICA E TRIBUTARIA Nel discorso ai Sindaci d'Italia convenuti al Teatro Costanzi l'on. Mussolini ha proclamato che in Italia due pressioni debbono dùninuire : quella politica e quella tributaria : l' on. De Stefani nel discorso alla Scala ribadì il criterio della diminuzione della pressione tributaria, e l'on. Mussolini nel discorso di Roma dopo le elezioni riaffer1nò l'enunciato concetto sulla pressione politica, affermando che le fazioni debbono morire perchè si salvi la patria. È difficile trovare in Italia una persona ragionevole che non convenga nel riconoscere che la pressione politica è eccessiva e che le autorità politiche di ogni grado e di ogni ordine si sottomettono con un servilismo privo di ogni scrupolo formale ai varii ras del partito dominante, rendendo ancor più gravosa quella pressione. Appena appena i piornali officiosi non avvertono il fenomeno, in un infatuamento di autoesaltazione veramente eccezionale; anche la Tribuna di Giordana se ne accorge I La ridda fantastica dei tributi e degli accertamenti, che gli organi ese- . cutivi del Ministero delle Finanze apprestano ogni giorno con una specie di voluttà sadica, porta agli incrementi dell'entrata pubblica, ma stre,na i contribuenti e toglie le norniali possibilità all'accumularsi del risparmio e al suo investimento specie nelle aziende agrarie. Riconoscendo questa situazione di fatto i capi del Governo hanno dimostrato ancora una volta di possedere una sensibilità politica superiore a quella dei giornalisti officiosi e una felice attitudine a riassumere in una frase sintetica l'aspirazione di larghe correnti dell'opinione pubblica. Alf uomo di Stato però non si chiedono la facilità oratoria e il pronto intuito della frase che può fare maggior impressione sull'ascoltatore: si chiede un'azione coerente all'intuizione della realtà, e di quest'azione non si vedono gli indizi nè nel campo politico nè in quello tributario. La stampa ufficiosa naturalmente ne incolpa f opposizione, che " sfrutta vergognosan;r,ente gli sporadici episodii di violenza delle Peretole d'Italia,, e che "applaude al dono pontificio del mezzo milione,, mantenendo così la necessità della duplice pressione politica e tributaria. Se non ci fossero Amendola, Sturzo, Turati, il Cardinal Gasparri e qualche altro, la pressione politica e quélla tributaria sarebbero finite da un pezzo .... secondo la stampa fascista. Bibl-iotecaGino Bianco
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