La Critica Politica - anno IV - n. 4 - 25 aprile 1924

I ... 160 LA CRITICA POLITICA Unamuno, s'è detto, nasce filologo. Ma il passo della filologia alla filosofia è breve; e poichè non è un pedante e il suo spirito· ricchissimo, poichè è sopratutto ansioso di verità e di bellezza, poichè è un artista infine, egli non tarda ad allargare le zone della propria conoscenza ed a sondare tutti i campi dell'attività spirituale. Uomo vero del suo tempo, tutto quanto è espressione di novità e di n1odernità (venga donde venga) egli filtra attraverso il suo temperamento curioso e prepotente; e con1e prima aveva cercato segni di vita e di pensiero nel passato, cos) con l'andar degli anni cerca trova ed elimina nel presente, e in tutte le letterature. Spirito di umanista, ha insieme il gusto di un'esplorazione sui codici e la curiosità del fenomeno vivente vicino immediato. E così è, a volta a volta, commentatore, chiosatore, interprete, ricostruttore, creatore; riuscendo, queste varie esperienze e curiosità, a disciplinarle sobriamente; a dosarle ; dando a ciascuna di esse il meglio di sè, che è il suo stile. Cosicchè, esca da lui una lirica un saggio un romanzo, anche senza giungere alla firma, tu senti Unamuno. Pochi scrittori moderni possono documentare questa fedeltà, più che alle idee (1' uomo cammina) ed ai propositi, alla propria coscienza, come Lui; senza contare quell' origi~alità squisita di vedere e ritrarre il mondo e le idee in maniera sempre sua e se1npre nuova, unamunianamente. Per questo, i suoi libri ebbero, ed hanno, grandi consensi anche all'estero. Uno scrittore di romanzi d'amore può infatti interessare qualunque lettore e di tutto il inondo ; ma uno scrittore serio concentrato e tipicamente nazionale non giunge a contatto di lettori stranieri se non ad un patto : che la sua. visione della vita e dei suoi problemi sia vasta, universale : e che il suo stile abbia caratteristiche e modi assolutamente nuovi e personali. Perchè questo è il fatto strano : Una1nuno non appartiene a nes·sun casellario fisso, dogmatico. Possono considerarlo dei loro i romanzieri (ma essi dicono poi che il romanzo si ·ta in altro tnodo) ; i lirici (ma anche questi stentano a riconoscerlo come tale ; perchè nelle sue liriche non c'è musica: e le parole, pur rivelandosi felici, stridono) i filosofi (ma dov'è il sistema di Unamuno?) e via di seguito. Ma gli è, vedete, che Unamuno, pur essendo d'animo e di ingegno, un ragionatore, ha poi una sensibilità così vasta e prof orida, che sa commuoversi ugualmente tanto di fronte ad uno stato d'animo, quanto ad un problema di pensiero. E qui sta il suo segreto. C'è d'altronde nella sua natura quella curiosità nervosa così propria negli spiriti superiori : e. nello stesso tempo una smania istintiva di giungere alle radici di ogni fenomeno, umano o meno, cerebrale o meno. Che questo desiderio di profondità, o smania, gli giovi sempre in ogni caso, io non so ; ma certo è che ogni cosa che esce da lui la si legge con rapimento : perchè in ogni sua parola e' è ·calore, colore e insieme precisione: e si sente bene, chi lo conosce a fondo, che tante opere, pur diverse nel tono e di motivi, rispondono ad un tasto solo : come di un fiume che, nato dalla montagna lontana e Biblioteca Gino Bianco ,,

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