La Critica Politica - anno IV - n. 4 - 25 aprile 1924

...... 154 LA CRITICA POLITICA Ricorre il nobile tempo che fu. È stata una illusione del Condorcet, di questo progressista fautore dell'istruzione per tutti, il credere che l'età dell'oro, il paradiso terrestre stiano dinanzi a noi e non dietro a noi. Non più la monellaglia genovese insulterà i suoi antichi padroni facendo del marchese una maschera da carnovale. Chi sfoglierà ancora gli scritti di Giuseppe Mazzini, se qualcuno li cercherà ancora, troverà con un sorriso di compatimento nelle prime pagine quello ch'egli scrive di sè sedicenne: < Io era già inconsciamente educato al culto dell' eguaglianza dalle abitudini democratiche dei miei parenti e dai modi identici che essi usavano col patrizio e col popolano : nell' individuo essi non cercavano evidentemente se non l'uomo e l'onesto>. Nessuno ricorderà più l'opuscolo di Giuseppe Ferrari < Dell'aristocrazia italiana>. Devono esistere in terra le gerarchie come esistono in paradiso. Questo mondo ha da rendere l' immagine del cielo, come l' uomo è fatto a immagine del suo creatore. Le gerarchie secondochè San Paolo le ha discoverte a San Dionisio Areopagita e secondochè sono registrate appuntino nel ventottesimo del paradiso dantesco. - · Tale è il programma della restaurazione dell' ancien régime, che altri chiamano ricostruzione morale e civile dell' Italia. Esso è in contraddizione diametrale, non solo col pensiero del Mazzini e del Cattaneo, del Bertani e del Cavallotti; ma con quello dei Gioberti,. dei Balbo, dei Cavour, dei Mamiani, dei Ricasoli, degli stessi Cantù e O'Ondes Reggio, di tutti gli statisti italiani del risorgimento che non siano Solaro della Margherita e Antonelli. Tali i segni dei tempi. Mi si potrebbe dire: - Pessimista. Quando l'anno scorso l'on. Conti pron1osse l'.inchiesta per sapere Dove va il mondo, tu desti risposta più ottimista; tu non giurasti che il mondo va a destra. Sicuro. L'Italia e la Spagna non sono il mondo. Questa non è che una parentesi inserita nella storia, parentesi forse necessaria, certamente istruttiva. L' Italia non dimenticherà la lezione attu.ale, come non dimenticherà neppure gli eccessi della democrazia da un lato e la debolezza governativa dall'altro, alla quale duplice causa deve l'attuale reazione, e riprenderà a suo tempo la diritta via ora smarrita. Si può ripetere agli Italiani il discorso consolatorio di Enea: I O passi graviora, debit deus his quoque finem .... ..../ orsan et haec olim meminisse iuvabit ...• Durate, et vosmet rebus servate secundis. GIUSEPPE MACAGGI Diffondere la rivista, significa far conoscere le nostre idee, farle discutere, farle apprezzare. Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==