100 LA CRITICA POLITICA italo-greco lo scorso settembre, riassumentisi nel quesito se, in caso di incidenti suscettibili di condurre a guerra tra due 1nembri della Lega, sia a uno di questi, specie se l'altro si sia dichiarato disposto ad accettare .il verdetto della Lega, lecito procedere a sanzioni riconosciute legittime prima della creazione della L~g~ stessa. E tale s.oluzione è quella che l'opinione pubblica del momento senn essere la sola giusta, nono~tante gli sforzi in contrario dell' on. Salandra e le frasi e gli strepiti dell' on. Mussolini e della sua stampa. È ovvio che la Lega delle Nazioni - che nori è menomamente responsabile della decisione del Consiglio degli Ambas_ciatori, questa sopravvivenza anacronistica del Consiglio di Guerra Interalleato - .ha riportato un'altra grande vittoria, forse fin qui la sua maggio-re vittoria . . La ·sua autorità è ancora lontana dall'essere definitivan1ente stabilita; essa non sarà definitivamente stabilita che quando ci sarà stato un caso in cui di fronte a uno Stato che abbia ripudia_to la procedura della Lega, gli altri sian rimasti compatti nel decidere di procedere contro di esso e nell' evitar così che la Lega si scinda in due opposte coalizioni ; un caso in cui nessuna grande potenza si astenga dal sostener la Lega fino in fondo. In attesa di tal giorno, l'ordine del giorno del 28 settembre sulla assoluta competenza della Lega approvata ali' unanimità; l'accettazione unanima della· risposta dei giuristi della Lega alle questioni sun1menzionate e la dichiarazione di Lord Parmoor a Ginevra sulla League ·o/ Nations polf cy dell' Impero Britannico costituiscono tre grandi passi verso il consolidamento della autorità della Lega. Ma è fuor di dubbio che non solo in Inghilterra, ma anche più nelle grandi potenze continentali e sopratutto in Italia si è ancora lontanissimi dal prendere tale autorità sul serio e dall'avere un concetto accurato della Lega, delle sue funzioni e dalle cause forse permanenti del suo essere e della sua evoluzione. Epperò non sarà male procedere, per 1nezzo di una serie di articoli, a dichiarare queste cause e forze, a confutare pregiudizi e a descrivere la costitu- .zione e il funzionamento della Lega. Come già accennammo in un articolo precedente la Lega delle Nazioni, pur nella sua forma attuale par-- ziale ed imperfetta, è l'espressione di necessità politiche, economiche e morali, maturate nel corso degli ultimi secoli, le quali non si lascerebbero più oramai impunemente violare e che, ove la Lega si sfasciasse sotto una forma, non mancherebbero di risuscitarla in un'altra. L'ultima guerra ha segnato la fine della fase puramente nazionalista dell'organiz-. zazione politica. Essa ha mostrato che non vi è piµ in Europa Stato puramente nazionale, che basti economicamente e militar1nente a sè stesso; che non vi è più nemmeno concepibile una coalizione di Stati eur ei che basti a sopraffarne un'altra o ad evitar di essere sopraffatta, senza l'aiuto economico, militare e navale del mondo transoceanico ; ed il mondo che essa ha creato è più che m_aiun mondo nel quale, almeno in Europa, le condizioni di sicurezza necessaria all'accumulazione della ricchezza, alla. BibliotecaGino Bianco
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