. Regionalismo' italiano di uno scrittore francese Al regionalismo conduce lo studio della storia e dell'arte italiana : non è questa una verità che possa riuscire nuova ai lettori di questa Rivista. Ma essa è tanto evidente che ad affermarla giungono persino stranieri che visitando la nostra bella patria per indagarne ed ammirarne · le vestigia di un grande passato, son tratti inconsciamente, anche se ignari o certo poco informati delle condizioni presenti d' Italia, ad augurare che questa rinnovi le antiche glorie dei Comuni e delle Signorie. ... Questa osservazione ci è venuta spontanea leggendo un interessante libro di uno scrittore francese (1 ), studioso dell'arte e della storia italiana, attraverso le cento mirabili città d' Italia, ammiratore non solo dei nostri grandi artisti, ma anche efficace rievocatore di un mondo scomparso e pur ancora cos) altamente suggestivo. · Andrea Maurel, visitando le piccole città della Toscana e dell'Emilia, del Veneto e della Lombardia, delle Puglie e della Calabria, ha sentito vibrare lo spirito multanime del popolo italiano, ha rievocato splendori e miserie d.i città e di principati, ha tratto dall'oblìo mediante una vivace • dipintura, anime di condottieri, di artisti, di tiranni, di eroi, rendendo omaggio alle loro opere che assai spesso son rimaste a testimoniare un tempo eroico ed epoche f_ortunose, o nelle cronache del tempo o nei capolavori dell'arte.· Ed il curioso è che propriò uno scrittore italiano, Guglielmo Ferrero, del quale è la Iettera ..prefazione che precede il libro del Maure!, finisce col ripudiare ogni soluzione federalista o regionalista pur dopo aver riconosciuto che l'Italia non si presta, o si presta meno di qualsiasi altro paese od un regime unitario. Scrive infatti il Ferrero : ~ Voi vi ponete, per osservare la situazione d'Italia, dal punto di vista federalista, cosl caro a Giuseppe Ferrari, il vostro grande storico. Egli è certo che l'Italia per la sua configurazione geografi~a, per la sua coniposizione etnografica, per la sua storia, ripugna ben più che molti altri paesi europei a un regime centralizzatore e unitario. La sua forma allungata, la catena degli Appennini che la divide in due parti si prestano male alle esigenze d'un grande stato moderno di cui le ferrovie sono i nervi. La civiltà moderna à bisogno sopratutto di paesi con forma rotonda e con poche montagne, in cui si possano facilmente stab.ilire le (1) ANDR~ MAUREL: Petltes villes tr /tau,. Ouvrase couronné par l'Académi, Jrançatse, Librairie Hachette, Paris, 1918. · BibliotecaGino Bianco
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