• DEBITI, SPESE E IMPOSTE 121 Di fatti si preparano nuovi _tormenti pel 1925.... dopo le elezioni ; sono tutti decreti già sanciti nel n. 22 della Oazgetta Ufficiale dell'anno corrente : istituzione di una imposta complementare sul reddito per 500 milioni in luogo dei 150 dell'attuale vigente - istituzione di un' imposta sul reddito consumato in luogo della tassa di famiglia e valor locativo - nuova imposta sulle industrie regolate secondo la effettiva importanza commerciale dell'esercizio, basate su di un indice derivato dal reddito di R. M. --- e per ultimo rivalutazione generale, leggi aggravamento generalissimo, del reddito fabbricati. EUGENIO CHIESA IL DISCORSO SERPIERI ll prof. Serpieri il 17 corrente parlando sull'opera del governo nazionale nei riguardi dell'agricoltura ha cosi sintetizzato il suo programnta : g Noi vogliamo operare per un'Italia che dai suoi campi fecondi tragga gli elementi non pure di una maggiore ricchezza, ma di una nuova civiltà rurale equilibrata, -serena, moralmente sana, solidamente vincolata alla terra e quindi alla Patria". Inutile dire il nostro pieno, incondizionato consenso · con questi propositi. Lo sviluppo agricolo, special,nente nelle conduzioni a piccola proprietà e a mezzadria, assicura all'Italia non solo la prosperità economica, 1na anche quèlla morale. Nel vincolo fra la terra e il suo colti.:. valore deve riporsi ogni speranza per l'avvenire d'Italia. Ma il prof. Serpieri è proprio convintò che la politica del Governo di cui egli fa parte si in/ ormi al suo programma e lo realizzi f Crede proprio che la politica tributaria al Governo permetta il raggiungimento del fine da lui indicato con sintesi tanto felice f Il Governo nazionale ha ordinato la revision~ degli estimi catastali disponendola in modo che questa revisione non può portare all'auspicata perequazione: nelle provincie a vecchio catasto la proprietà fondiaria è soggetta ai tributi erariali e a quelli dieci volte superiori delle Provincie e dei Comuni in base allo stato di coltivazione di oltre settanta anni fa. Tutti i terreni ,nessi a cultura dalla formazione dei catasti in poi pagano relativamente poco in confronto a quelli che erano già coltivati bene un secolo fa : per togliere questa sperequazione, che riesce estremamente gravosa a una parte della proprietà fondiaria occorreva rivedere gli estimi, sia pure con procedimento sommario, avendo riguardo allo stato di cultura attuale. La revisione invece si limita ad aunientare i vecchi estimi, niantenendo la sperequazione e ag crravandola. Giova questo allo sviluppo agricolo f la nuova iniposta sui redditi agrarii, colpendo gravemente i contadini mezzadri, ha permesso a De Stefani di fare la léva di un ntilione di nuovi contribuenti della imposta di R. M., ma ha suscitato un fermento incredibile nelle niasse rurali, dando loro P impressione di esser vittime di una ingiustizia enorme. Giova questo allo sviluppo agricolo f Il pareggio del bilancio, che Serpieri invoca a giustificazione di questi aggravii e detta mantenuta tassa sul vino con minori esenzioni per i contadini, era ed è necessario nell'interesse dell'Italia e della stessa agricoltura;· nia non è stato nb giusto nè opportuno chiedere ai contribuenti rurali che ·· quasi da soli sopportassero i nuovi pesi, quando invece si doveva raggiungerlo attraverso minori spese. La ricchezza, che lo Stato preleva dai cittacJ,ini,deve esser liniitata a quel tanto che occorre per assicurare i servizi pubblici f ondanientali : ogni maggiore spesa deve essere falcidiata inesorabilmente. l prelevamenti che oggi lo Stato fa sono superiori alla potenzialità dei contribuenti, e come si è imposto il catenaccio alle sovraimposte comunali e provinciali bisogna porlo a tutte le imposte statali, avviandole alla progressiva diminuzione. Solo così $i fa una politica rispondente ai bisogni e alle necessità dei rurali. BibHoteca Gino Bianco
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