120 LA CRITICA POLITICA 1919-20 6.992 1920-21 9.700 1921-22 12.244 Quasi un miliardo di più nell' ultimo esercizio I In dipendenza è notevole il seguente raffronto : Imposte ordinarie . . Tasse di fabbricazione Doganali. . . . . . • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • . 1922-23 13.118 ; 1921-22 1922-23 in milioni di lire 2.124 1.863 1.679 2.596 2.305 1.725 II 1923-24 ci darà un triste aumento delle dogane per l'appesantirsi del regime protezionista adottato in blocco. Già i preventivi del 1923-24 dicono il gravoso addensarsi del nembo di nuove imposte e dei rimaneggiamenti relativi. . Imposte dirette • • • • • • • • • • di scambio • • • • • • • • • • • • sui consumi . . . . . . Monopoli. . • . • • . Lotto . . . . . . . . . . . . . . • • • • • • • • • • • • 1923-24 in milioni di lire 3.728 2.377 3.475 3.004 225 La tassa di ricchezza mobile di per sè sola oltrepassa i 2 miliardi ; 2007 in milioni di lire.(dai 344 milioni di anteguerra) ; 178 milioni si esigono dai fabbricati e 117 milioni dai fondi rustici, dove sono ora introdotti in asservita coorte tributaria 1.345.000nuovi contribuenti fra proprietari, coltivatori e coloni, i quali cominciano ora a sentire le carezze del governo ristoratore. Una vera polizia tributaria è istituita e chi ha un vigneto grande o piccolo paga per sette tasse diverse. ·. Sui consumi andiamo ad altezza vertiginosa. 1912-23 Imposta sul vino • . . . • • • L. 498 milioni » sul caffè • . • . . . • » 208 » » sullo z.uccaro. • . • . • » 821 » I )) sullo spirito . . . • • . » 366 » » sui fiammiferi • • • • • » 168 » » sul sale • . • • • . . » 159· » Dal lotto lo Stato trae ignobilmente 372 milioni. L' unico sgravio è stato sul trapasso della ricchezza fra famigliari e sono forse 300 milioni che si potevano conservare all'erario a spese dei possidenti allegerendo i nullatenenti. Ai tempi di Luigi XIV il re fu preso da qualche scrupolo mentre si stava applicando l'imposta del decimo, pensando all'enormità del carico di cui si gravavano i sudditi. Il padre Le Tellier procurò al re un parere, per il quale egli veniva assicurato che in fine dei conti tutti i beni dei sudditi erano suoi e che ciò che egli non prendeva e ·lasciava loro era per_pura grazia. BibliotecaGino Bianco ·
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