La Critica Politica - anno IV - n. 3 - 25 marzo 1924

118 .... LA CRITICA POLITICA discusso ed esposto a tutte le crisi e vicissitudini del mercato internazionale dei valori. A chi sogna ed a chi c"iancia di primati italici e di nuovi imperialismi romani nel mondo moderno non può certamente riuscire gradito di essere richiamato a questo modo al!e ferree leggi della realtà e verità economica. Ma, fuori di questa realtà e verità, non vi può essere salute nè grandezza vera per i popoli come per gli in~ividui. E la storia è là per insegnare che oggi l' Impero Britannico non sarebbe quello che è, se, per fondarlo, successive generazioni d' Inglesi non avessero praticato con tenace ed indomita costanza le virtù tanto difficili e meritorie del lavoro e del risparmio, e nop. avessero con lotte civili secolari eretto contro la facile prodigalità dei governanti e dei gruppi politici dominanti un severo e meticoloso sistema di cautele e· di controlli -inteso ad impedire l'abuso ed a frenare il maluso del pubblico denaro. ' EDOARDO GIRETTI EGUAGLIANZA TRIBUTARIA Uno dei canoni fondamentali della politica fiscale di S. E. De Stefani era quello di abolire i privilegii fiscali concessi dai passati Governi sotto la pressione di partiti politici o di organizzazioni classiste : e questo principio, fermamente posto ed attuato, aveva: avuto consensi molteplici. Come per ridurre le tariffe viaggiatori nelle ferrovie basterebbe abolire le tariffe di favore e i biglietti gratuiti, cosi per ridurre le enormi aliquote tributarie che deliziano i contribuenti non c'è altra via che quella di sottoporre tutti a una stessa aliquota, senza eccezioni e senza privilegii. . In periodo elettorale per:ò si è fatto uno strappo al principio : il Consiglio dei Ministri ha disposto che per i ferrovieri delle Secondarie l'aliquota di Ricchezza Mobile sia ridotta al quattro per cento, e l' ufficio stampa della Confederazione delle Corporazioni si è affrettato a comunicare che ·n merito di questa concessione spetta alla Confederazione e alla Corporazione sindacale dei ferrovieri delle secondarie. Con questo si torna ai sistemi dell'antico regime, copiandoli alla lettera; si torna al privilegio, all'eccezione per favorire un ceto e· un'organizzazione. L'aliquota normale dell' imposta di R. M. sugli stipendii fissata nel 13,50 per cento è veramente pazzesca, specialmente per coloro che come i ferrovieri e certe categorie di impiegati non possono evadere all' imposta, avendo l'Agenzia delle imposte i mezzi per un accertamento rigoroso ; la riduzione era doverosa, ma non poteva limitarsi a una categoria, essendo logico che si estendesse a tutti quelli che si trovano nelle stesse condizioni. Biblioteca Gino Bianco

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