La Critica Politica - anno IV - n. 3 - 25 marzo 1924

116 LA CRITICA POLITICA Risulta da allegati all'ultima già lodata situazione del bilancio al 31 gennaio 1924 che a questo modo al 30 giugno 1923 esistevano i seguenti impegni per spese effettive a carico dello Stato da stanziarsi ripartitamente dal 1923-24 in poi : Esercizi Milioni di lire 1923-24 1.296 1924-25 1.101 .. 1925-26 996 Esercizi successivi 9.407 TOTALE 12.800 - Se è vero che di questi 12.8 miliardi di lire solo il 9,90 per cento . si riferisce ad oneri e spese facenti carico a più servizi assunti dal Governo attuale dopo l'ottobre 1922, non è però meno vero che dal · gennaio in poi - forse in relazione ~olla ~ecisa campagna elettorale - la mala abitudine è tornata in onore e mostra di presto riprendere il sopravvento. Basta qui ricordare che un R. decreto-legge, n. 285, del 2 marzo 1924, pubblicato nella < Gazzetta Ufficiale> del 12 marzo, ha autorizzata una spesa complessiva di 500 milioni di lire per la costruzione di < una organica e ·coordinata rete stradale in Calabria>, in aggiunta alla spesa stabilita dal R. decreto del 3 maggio 1923, n. 1285, e da inscriversi nello stato di previsione della spesa del Ministero dei lavori pubblici in ragione di 25 milioni nell'esercizio l ?23-24, di 50 milioni per ciasçuno degli esercizi dal 1924-25 al 1932-33 e di 25 milioni nell'esercizio 1933-34 (1). Non è anche da dimenticare che nel modo in cui è stata impostata ed è proseguita la presente campagna elettorale, se non dal Governo ufficialmente, da molti dei suoi candidati che non nascondono le loro tendenze imperialiste e guerrafondai e per il risultato concreto e molto gradito ai metal_lurgici dominanti nella < Confederazione generale dell' Industria> di un ulteriore aumento delle spese militari, diventano maggiori e più preoccupanti i timori che si possono avere intorno alle previsioni dei prossimi esercizi finanziari. È lecito sperare che, superata la fase elettorale, cesserà anche questa , · nuova marcia verso lo spareggio del bilancio, e che il Governo attuale si potrà ancora in tempo ricordare degli affidamenti solenni che aveva dato di restaurare la finanza dello Stato e di combattere a fondo la de·- magogia inetta e spendereccia dei passati Governi italiani. (1) Un altro R. decreto-legge n. 169, del 4 febbraio 1924, pubblicato nella < Gazzetta Ufficiale> del 18 fe,bbraio, autorizza l'Amministrazione delle Ferrovie di Stato ad assumere impegni per spese straordinarie per un importo complessivo di 400 milioni di lire da stanziarsi per 80 milioni in ciascuno degli esercizi dal 1923-24 al 1927-28. I detti 400 milioni sono da ottenersi io modo anticipato con accensione di debiti. l Bjblioteca Gino Bianco

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