La Critica Politica - anno IV - n. 2 - 25 febbraio 1924

54 LA CRIT~CA POLITICA Commerciale sulle imprese di navigazione di cui si è tanto parlato alla vigilia della guerra. Ma in realtà la Navigazione Generale non solo è per • se stessa la società più potente in questo ramo d' industria, ma è il centro di un gruppo, a cui appartengono < La Veloce > e la < Società Italiana di Servizi Marittimi >, che si è assicurata la maggior parte delle linee sovvenzionate del Tirreno ; e d'altra parte la Commerciale eserci~a, direttamente o indirettamente, la sua influenza sul Lloyd Triestino, sul Lloyd Mediterraneo, sulla Società Ligure d'Armamento, sulla Società Veneziana di Navigazione a vapore, sulla Società Industriale per trasporti marittimi, sulla Marittima Italiana, e probabilmente su parecchie altre. Sono dunque quasi tutte le società che esercitano le linee sovvenzionate ed una buona parte di quelle che fanno il servizio di emigrazione od esercitano su vasta scala la marina libera, che cadono più o 1neno sotto il suo controllo. Anche del gruppo delle industrie minerarie due sole figurano nell'opuscolo : la Monte Amiata e la Montecatini. Non solo però se ne potrebbero aggiungere molte altre, come la 'Società torbiere d' Italia, la Soc. It. Petroli e bitumi, l'Elba, e la Società boracifera di Larderello, di cui sono evidenti i rapporti colla Commerciale ; ma è sopratutto significativa la partecipazione della Banca nella < Montecatini >, che oggi coi suoi 200 milioni di capitale è l'impresa più importante ed anzi la vera do1ninatrice della meschina industria mineraria italiana e dell' industria dei concimi chimici strettamente connessa con l'attività mineraria. I due gruppi però in cui la tendenza monopolistica ha raggiunto i risultati più evidenti sono quelli delle industrie elettriche e delle industrie metallurgiche. Col controllo sulla nuova Ilva~ sulla Terni e su tutto il gruppo Odero-Orlando, sulla Ernesto Breda, sulla Franchi-Gregorini, sugli stabilimenti di Dalmine, a cui si dovrebbe aggiungere per lo meno le Ferriere di Voltri, la Fonderia Milanese di Acciaio e la Ferrotaie, si può dire che la Commerciale eserciti su tutta la grande siderurgia italiana una influenza decisiva, rafforzata dalla partecipazione in alcune delle massime industrie meccaniche, come la stessa Breda, le officine Meccaniche Italiane· di Reggio Emilia, la Miani-Silvestri, il Tecnomasio Brown-Boveri. · Ma assai più larga è la messe raccolta nel campo della industria elettrica: Terni, Adamello, Elettricità Alta Italia, ldroelet~rica Piemonte, Conti, Valdarno, Generale Elettrica della Sicilia, Adriatica di Elettricità, Unione Esercizi Elettrici, Piemontese Lombarda E. Breda non solo rappresentano per se stesse un gruppo potentissimo con più di un miliardo .di lire di capitale, ma col dominio che ciascuna di quelle imprese esercita sopra un gran. numero di altre· società, coi rapporti assai stretti che ormai le uniscono alla Edison ed alla Società Lombarda di distribuzione, alla Negri, alla Meridionale, alla Società del Tirso, alla Sila, si può dire che questo gruppo rappresenti l'unione di tutte le maggiori forze italiane nel Biblioteca Gino l;3 ianco

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