l\ZIONE R_EGIONl\LISTf\. Una rivista di Arte paesana. C'è ancora chi guardando a noi pensa: ecco della gente che non concluderà mai niente! Tutto il movimento della società è nel se·nso dell'accentramento ed essi parlano di decentramento; nell'industria, nel commercio, nell'arte hanno valore solo le grandi organizzazioni unificatrici e monopolizzatrici ed essi si preoccupano delle unità piccole o isolate; la città è oggi il centro dinamico della vita moderna ed essi esaltano il valore della campagna e dei centri rurali. All'apparenza, infatti, noi abbiamo torto. Le nostre preferenze e le nostre affermazioni autonomiste sono in contrasto colla realtà che oggi si vede. V'è, però, più nascosta un'altra realtà. Appunto perchè il movimento è stato da oltre un secolo nel senso sovraindicato e se ne vedono adesso più evidenti gli effetti e le conseguenze possibili, vi sono ovunque, in tutti i campi, forze che tendono a muoversi nel senso opposto. Si sente il bisogno di una reazione. In politica, in economia, nell'arte persino l'unitarismo pesa eccessivamente. E sotto il suo peso minacciano di restar soffocati gli elementi stessi di vita, di progresso della Società. L'autonomismo non è ancora un movimento chiaro, preciso, determinato. Lo sarà, presto. Ce lo dicono le sue manifestazioni sp·ontanee che vediamo moltiplicarsi, quasi ogni giorno, in tutti i campi, da parti apparentemente divise e lontane, per gl' intenti e le ragioni più diverse. È anzi in questa diversità di origini e d'intenti il valore di tali 1nanifestazioni e che si prepara la realtà di domani. Ecco, intanto, nel campo dell'arte una manifestazione caratteristica colla nuova rivista: Le Madie. Ancora una rivista? Sono tante le riviste che nascono e muoiono da un anno a questa parte che il nascere di un'altra dovrebbe lasciarci indifferenti. Senonchè quella che ora si annuncia e di cui è uscito il primo fascicolo nulla ha di comune colle altre. È cioè un'affermazione originale. < Pubblicazione mensile d'arti paesane >: questo sottotitolo dice il carattere e il fine. Una semplice constatazione di fatto: che l'Arte va perdendo sempre più il contatto con la Vita. E un proposito : di porre riparo alla mancanza di qualità vitali nell'opera d'arte < ricercando studiando e sopratutto divulgando le miglior! forme d'arte paesana che tutte le regioni italiane, alcune per questo lato addirittura inesploBibliotecaGino Bianco rate, potranno fornirci, nessuna esclusa. È un'opera di rieducazione che noi vogliamo comoiere . - ' neducazione alJa vita vera>. Ed ecco la ragione del titolo della rivista. < 11titolo Le Madie vuol far sentire l'odore del pane casareccio in contrapposto alle tante specie di pane artificiale che non· ha alcun profumo. E diciamo Le Madie anzichè La Madia perchè ogni parte d' Italia ha il suo grano', il suo molino, la sua acqua, la spianatoia e la sua madia: insomma un pane diverso. < La nostra rassegna, dunque, pubblicherà da un lato: poesie, racconti, drammi, canti, tutti colti fedelmente sulla bocca del popolo delle campagne e delle piccole vecchie città, dall'altro opere d'arte applicata (sculture in legno, ceramiche, mobilio, stoffe e ricami) che sono una cosl caratteristica attività delle varie regioni; e darà. perfino notizia delle tradiz10nali feste paesane, speciahnente di carattere religioso, che racchiudono una fragranza di dolce poesia, in forme intensamente pittoresche>. Ritornare alla semplicità della espressione, ali' impeto nativo e immediato che è caratteristica di ogni manifestazione paesana, far che l'artista cerchi in se stesso l'anima antica della propria regione e canti e crei secondo il < suo modo> non appreso di seconda mano, ma ritrovato per intima necessità nella propria anima - ecco ciò che i promotori di questa nuova pubblicazione si propongono (Le Madie - direzione e Amm. in Roma, via d'Ara Coeli, 2 - Prezzi d'abbon. Anno L. 40, semestre L. 22). L'impresa non è semplice e non è facile; ma appunto per ciò merita di essere incoraggiata e aiutata. La piena conoscenza del migliore patrimonio artistico regionale, illustrato e messo a contatto col pubblico, avrà sempre - ogni altra considerazione a parte - una ripercussione grande e benefica nel campo delle arti. E per ciò, auguri e augurt di pieno successo. L'Almanacco per il popolo siciliano. L'idea di un Almanacco per le scuole rurali della Sicilia fu di Francesco Lanza e di Giuseppe Lombardo Radice i quali ne congegnarono insieme un saggio che la benemerita < Associazione per gl' interessi del mezzogiorno> si prese cura di pubblicare e di stampare. La prima edizione dell'Almanacco uscl l'anno scorso. Adesso ne è uscita, accresciuta e migliorata, la seconda edizione per l'anno 1924. La prima vol--
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