52 LA CRITICA POLITICA II mito della Carta Albertina è estraneo alla mente e al cuore del popolo italiano, benchè ad esso da parti opposte si richiamino Orlando, Bonomi, Turati e Misuri; ha perduto la sua capacità di suscitare un movimento di affetti. Le invocazioni ad esso si perdono senza echi in questa vigilia elettorale. Dallo Stato costituzionale si è sviluppato per i~esorabili esigenze interiori lo Stato-padrone, lo Stato, che tutto vuole accentrare, dirigere, controllare : in questo Stato accentrato, fatalmente, pochi soltanto pochi possono comandare : è la logica del regime, che si afferma sia che salvaguardi le forme esteriori o apertamente le disprezzi. Contro questa logica si pone la democrazia, richiamandosi a ' un momento dello sviluppo e gridandogli <Fermati> quando già quel momento è trasvolato nel gorgo del passato irrevocabile. Bisogna porsi su altro terreno e mirare più avanti e più oltre, rinunciando definitivamente alla ·ideologia del regitne parlamentare e della sovranità popolare affermata nel suffragio politico dell'elettore : bisogna mirare a un nuovo ordinamento amministrativo e politico che assicuri la libertà degli individui con il Jimite kantiano fatto di consapevole disciplina, di dovere austero, di istintiva subordinazione degli interessi più particolari a quelli più vasti, e questo nuovo libero ordinamento deve trovare le sue basi incrollabili nei molteplici liberi istituti locali, presidiati da cittadini degni di questo nome. Per assicurare la partecipaziotfe effettiva delle masse rurali e dei cen- - tri minori alla vita nazionale, dall'accentramento statale, che il fascismo sta portando in questo momento all'estremo, bisogna passare al decentramento autarchico e federalista; la libertà effettiva, che non degeneri in licenz& demagogica, è possibile solo con un ordinamento rurale e federale. Lo Stato accentrato, il grande partito, il grande sindacato, la grande Banca sono necessariamente autoritarii e negatori di libertà : Don Sturzo, che si proclama democratico e regionalista, nel suo partito è un dittatore, e quando il partito popolare era in auge voleva esser lui, il padrone del Parlamento e dello Stato. Per dare un contenuto concreto. alla lotta per la libertà, è indispensabile quindi porsi contro tutte le organizzazioni accentrate, richiamandosi al pensiero di Carlo Cattaneo e di Proudhon. La minoranza, che fuori del Parlamento elettorale o entro esso af:.. fermi queste tesi rurali e federaliste e svolga nel paese opera di critica e di educazione in questo sens-o, finirà per vincere, perchè co_ntrariamente ad ogni apparenza i rurali sono la vera forza d' Italia. GIULIO PlERANGELl Di// ondere la rivista, significa far conoscere le nostre idee,, f arie discutere, f arie apprezzare. BibliotecaGino Bianco
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