86 LA CRITICA POLITICA avrebbero riconosciuta agli scritti di Giuseppe Mazzini il Cattaneo ebbe fin dal 1861 una percezione sicura, tanto che fu proprio lui, avversario politico del grande Esule, a suggerire ed a far attuare dal Daelli nel 1861 il progetto della raccolta degli scritti mazziniani. Credo che questa notizia abbia per n1olti lettori il valore di una rivelazione e che recherà ad alcuni non poca sorpresa: ma non passeranno, io spero, se non poche settiinane dalla pubblicazione di questo articolo che avrò reso di pubblica ragione il documento dal quale la notizia risulta in modo certo. Frattanto noi possiamo rivolgere un pensiero di più ardente ami:nirazione al Cattaneo, che con generosità grandissima dimentica va in Mazzini l'avvesario politico per lealmente riconoscere quanto merito a' suo'i scritti si dovesse per lo sviluppo della coscienza nazionale italiana. * . * * . Vediamo ora il nuovo documento relativo al progetto della BIBLIOTECA POLITICA ITALIANA < Per impedire quanto più 'Possibilmente la sistematica distruzione ~ei documenti politici, storici, nazionali, che il barbarismo di alcuni governi, e la malafede di certi uomini di Stato o di Partito fanno disperdere e trafugare, per poter celare le molte loro pecche per non dir nequizie e perfidie, non che nella mira di distruggere ogni testimonianza, ogni potente prova di generosi e sovrumani sforzi fatti ed operati dal popolo italiano per acquistarsi la desiata Nazionalità ed Indipendenza, i sottoscritti sono venuti nella decisione di stabilire una società per azioni, il cui scopo deve essere la fondazione di una Biblioteca Politica Italiana nella quale vengano depositati e raccolti tutti gli atti pubblici, non che i segreti dei diversi Governi d'Italia, tutte le proclamazioni, i periodici, le relazioni di testi oculari. dei diversi movimenti italiani, i documenti, le carte preziose officiali dei governi e comitati popolari, degli uomini politici e sommi. dell'Italia; tutto quanto insomma varrà a comprovare il continuo movimento tendente alla conquista della qazionali tà italiana a partire dal 1815 ai giorni nostri. Per principio di qnesta nobile istituzione i sottoscritti promotori hanno acquistato la preziosa raccolta della Tipografia Elvetica di Capolago, .c. he oltre la collezione completa dei libri ed opuscoli politici e storici pubblicati dal 1844 al 1852, non che quella di tutti i periodici dal 1847 al 1852, raccolti nell'Italia, Francia, Inghilterra, Germania e Svizzera, conta in ispecie tutte le carte originali officiali del governo Provvisorio di Sicilia, le cose Romane, le copie delle carte del Governo Provvisorio di Milano, le cose Veneziane, le carte officiali della Polizia Austriaca dal 1814 al 1852, le relazioni officiali originali dei singoli movimenti e fatti successi in Italia dal 1847 al 1852. Scopo di questa fondazione sa·rebbe di completare, ampliare più cbe possibile questa raccolta, a segno di avere una collezione perfettissima di tutti i documenti concernenti il movimento italiano, e così radunare i. dati tutti Biblioteca Gino Bianco
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