La Critica Politica - anno IV - n. 2 - 25 febbraio 1924

CARLO CATTANEO E LA "BIBLIOTECA POLITICA ITALIANA" 83 forse opportuno al Cattaneo ed a' suoi collaboratori rallentare l'operosità tipografica ed editoriale per curare di preferenza la raccolta dei documenti a servizio degli storici futuri, i quali avrebbero p~tuto con serenità e tranquillità maggiori studiare le varie fasi della rivoluzione italiana. Sorse cosl, in un'epoca imprecisata dai documenti, ma certamente, alla fine del 1852 o nei primi tre mesi del 1853, il progetto di fondare , una Biblioteca Politica Italiana, il cui programma è esposto ed illustrato nel documento che qui si riproduce e che fa parte di una miscellanea dell'Archivio Cattaneo ; documento che può considerarsi come un primo abbozzo di quello che col titolo di < Progetto di invito alla istitu- . zio ne d'una Bibliote'Capolitica italiana > e con la data del 1853 venne pubblicato dal Rosa e dalla Mario alle pagine 398-300 del III volume de.,gli Scritti Politici ed Epistolario. Infatti il primo - cioè quello inedito fino ad oggi - dice che la Biblioteca dovrà sorgere in Lugano col nucleo fondamentale della libreria rilevata daila Tipografia Elvetica ; il secondo dice che la Biblioteca sarà fondata < nel luogo stesso ove questa prima collez1one trovò ricovero >, cioè in Lugano appunto. Sono due documenti che si illustrano e si integrano a vicenda, perchè mentre il primo stabilisce i critert direttivi della nuova istituzione e ne spiega il funzionamento, il secondo fa più specialmente la storia del come era venuto formandosi il complesso dei documenti stampati e scritti donde scaturirono i tre volumi dell'Archivio Triennale e la materia del quarto, e si sofferma a spiegare i criteri coi quali dovrà essere compilato il catalogo, e come sarà fatto l'ordinamento del materiale nelle cartelle e negli scaffali. Particolari notevoli in entrambi i documenti sono che mancano le date e la firma e sembrano entrambi non terminati. Ci troviamo verosimilmente di fronte ad una iniziativa non del tutto matura nella mente del Cattaneo e de' compagni suoi, e che non riusciva a trovar le condizioni di tempo e d'ambiente n~cessarie all'attuazione. Infatti, dopo il fallimento dell'Elvetica e per le persecuzioni attuate qal1' Austria contro Capolago e Lugano col blocco del Canton Ticino, il Cattaneo pensò successivamente a Genova e a Torino come sede della Biblioteca, senza mai riuscire nel suo intento, sicchè la morte lo colse senza provar la gioia di vedere < quel tesoro di materiale giacente inerte e morto negli scaffali > collocato in una pubblica Biblioteca ad utilità generale. _ Per rendersi esatto conto dell'importanza e della singolarità di codesto progetto parmi convenga tener presente il momento tutto speciale iri cui esso sorge nella mente del Cattaneo. Sian10 nel 1850-1853, nel periodo della maggiore operosità m,azziniana per la diffusione del prestito e per l'organizzazione di nuovi moti e congiure, tipico fra tutti quello del 6 febbraio 1853 in Milano; è pure il momento degli sforzi attivi de' federalisti per organizzarsi e per provare la dottrina federali- . ' I Biblioteca Gino Bianco t . ! I ..

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