Patria e Libertà ·ORIGINE RIVOLUZIONARIA DEL SENTIMENTO PATRIO Il patriottismo nazionale - vale a dire quello 'abbracciante nello stesso sentimento tutta la nazione, e non più soltanto la regione, il comune o il piccolo Stato ducale e granducale - è sorto ed ha cominciato a manifestarsi come idea e passione c_ollettiva, con tutte le sue conseguenze politiche e sociali, in Italia, soltanto dopo la Rivoluzione francese del 1789. Anche in Francia, prima della Grande Rivoluzione, la patria era una concezione intellettuale e letteraria di pochi e niente affatto un sentimento di popolo. Le lotte regionali e le lotte civili, prima di Luigi XIV, eran ciò che appassionava di più. Al tempo del Re Sole esisteva bensl l'unità statale, ma la patria era il Re, non il paese, non la collettività dei francesi. Fu soltanto durante quella specie di pre-rivoluzione intellettuale che fu il movimento dell'Enciclopedia, che l'idea nazionale divenne qualcosa di definito e di concreto, al di sopra e magari in contrasto con gli interessi di casta e con l' idea monarchica. Si trattava ancora piil d'una concezione cerebrale che d'un sentimento; ma in sentimento poco. per volta si andò trasformando, man mano che alla, parola "patria" si andò congiungendo l'altra di " libertà 11, specialmente per l'enorme influenza che esercitò sulla Francia la rivoluzione e la guerra d' indipendenza dell'America del Nord, che per ragioni coloniali e dinastiche lo Stato francese, secolare nemico di quello inglese, aveva favorito, commettendo l'imprudenza di inviarvi o lasciarvi andare come volontari molti suoi sudditi. I reduci dalle guerre americane tornarono in Francia con un fiero spirito d'indipendenza e parlavano un linguaggio allora inusitato. Gli americani avevano conquistata la libertà della patria contro lo straniero; ma questa espressione < libertà della patria > per i francesi, che avevano tutto il loro territorio indipendente dallo straniero, assumeva un significato diverso, quello cioè di guerra ai despoti che opprimevano la patria dall'interno. "Durante l'ultimo mio viaggio in America (1784) - scriveva alla vigilia della rivoluzione il generale Lafayette - ebbi la sodisf azione di veder compiuta la rivoluzione americana, e pensando a quella della Francia, i,n un discorso pronunciato nel Congresso, dissi queste parole : Possa questa rivoluzione essere un avvertimento utile per gli oppressori ed un esempio per gli oppressi! (1) Dal concetto astratto di Stato si passava al concetto realistico di N a- (1) G. ONCKEN: Epoca della Rlvoluzlone, dell'Impero e delle guerre tf Indipendenza (Edit. Vallardi, Milano), Voi. I., pag. 311. iblioteca Gino Bianco
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