58 LA CRITICA POLITICA e venuto meno il troppo facile allett~mento degli investimenti in titoli pubblici, le nuove imprese possano sorgere spontaneamente. Ma in questa attesa, che potrà sembrare troppo lontana, sarà sempre opportuno che la minaccia rappresentata dalle tendenze al monopolio industriale sia tenuta sempre presente da quanti s' interessano al progresso della nostra vita economica, e che sopratutto, per amore di un liberismo di semplice apparenza, essi non si facciano involontari strumento di quelle tendenze. Per rimanere sempre nel campo dell'industria elettrica, noi crediamo che la diffidenza e l'antipatia largamente diffusesi negli ultimi tre anni contro le munieipalizzazioni e contro gli enti autonon1i consorziali, per quanto giustificate dagli sperperi e dagli errori commessi, abbiano fatto 1nagnificamente il giuoco delle potenti società monopolizzatrici. Conosciamo ad esempio il caso di una regione ricca di forze idrauliche e relativamente povera ancora di impianti idroelettrici, dove nel '18 o nel '19, per resistere alle pretese di una impresa assai nota per le sue •mire espansionistiche ed accaparratrici, si era costituito un Ente interprovinciale, alla testa del quale si erano messi tecnici di valore indi_scusso ed a cui aveva concesso il suo appoggio un nuovo e potente istituto pubblico di credito. Oggi invece di quell' Ente non si fa più quasi parola e l' Istituto è passato armi e bagagli dalla parte della Società privata, che domina ormai senza contrasto in tutta la regione ed anche al di là dei suoi confini. Se dunque la conoscenza del pericolo non può indurci ad invocare leggi restrittive o creazioni artificiali d' imprese concorrenti, essa deve almeno metterci in guardia contro una tendenza che è sostanzialmente la negazione del concetto di libera concorrenza, e per cui l'intervento, in molti casi inevitabile, di comuni, provincie, stato ed altri enti pubblici in materia economica, riuscirebbe alla fine a rafforzare ed ampliare quel monopolio di pochissimi gruppi bancario-industriali, che è già in via di rapida formazione. GINO LUZZATTO '' NOTE E COMMENTI,, non si pubblicano in questo fascicolo. Avremmo dovuto unicamente destinarle alla cronaca elettorale. Troppo poco, per quanto fosse possibile cavarne considerazioni interessanti ! E poi discorso troppo noioso, per noi. Delle elezioni come tali e del gi_uocodei partiti e' dei candidati, parleremo piuttosto quest'altra volta o addirittura a cose finite. I / atti ci offriranno allora argomento di più serio ed efficace discorso. BibliotecaGino Bian·co
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