La Critica Politica - anno IV - n. 1 - 25 gennaio 1924

.. La nuova situazione politica in Inghilterra CONSTATAZIONI E PREVISIONI Le elezioni politiche inglesi differiscono da quelle della più parte degli altri paesi nel fatto che i partiti e i loro programmi sono così ben definiti e i loro eserciti così ben disciplinati, che non è difficile in tempi normali il far previsioni sul loro avvenire immediato. Le elezioni generali del 1922 segnarono, in reazione a quelle del 1918, che prolungarono pur dopo l'armistizio il coalizionismo reso necessario dalla guerra, un primo passo verso il ritorno alla normalità nel senso che eliminarono il coalizionismo. Ma il ritorno era ancora incompleto ; il paese era ansioso; di tranquillità; e diede molti voti ai conservatori perchè erano i soli che potevano governare; i liberali erano scissi e nessuno voleva la leva sul capitale ; la distinzione dei partiti non ·era quindi ancora ben definita. Le elezioni del 1923 segnano un altro passo verso la normalità nel senso che .si è tornati anche alla tradizione dell'appello al paese su di una o al più solo su due questioni ben determinate. Ma in un altro senso non si è ancora tornati alla normalità, perchè anzi, per la prima volta nella storia parlamentare inglese c'è un parlamento in cui nessun partito vuote· che i suoi capi costituiscano un governo misto coi capi d'un altro partito e nel quale nondimeno nessun partito ha una maggioranza indipendente. di governo. Eppure senza la certezza d'una maggioranza stabile nessun governo è possibile. Il pro~esso del ritorno alla normalità deve quindi continuare se il governo parlamentare deve continuare a reggersi. Come sarà risoluto il problema? A me pare che non c'è che da lasciar parlate le cifre per vedere la risposta. 1922 1923 Votanti. • • • 14.040.000 14.294.000 Conservatori. • 5.380.000 5.425.000 Liberali. • • • 4.106.000 4.251.000 Laburisti • • • 4.102.000 4.390.000 Indipendenti . • • • • • • • • • . 223.000 Da queste cifre risulta, se le poniamo vicino a quelle della distribuzione dei seggi nel nuovo parlamento, che la alterazione nella distribuzione di questi è fuori di proporzione con la diversità nel numero dei votanti d'ogni partito; e non c'è nessuna ragione di pensare che avverrebbe diversamente fra sei o setti mesi. In cifre tonde tal numero può Siblioteca Gino Bianco

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