La Critica Politica - anno IV - n. 1 - 25 gennaio 1924

NOTE E COMMENTI 45 è giusto che sia cosl e che chi non ha responsabilità del passato si rifiuti di accomunare la propria sorte con coloro che hanno tale responsabilità. Quando nel governo dello Stato si è fallito una volta non si può pretendere di ricominciare. Quando si è avuto la forza, i consensi e tutte le condizioni favorevoli di tempo e di luogo e non si è stati ~apaci di servirsene, non si ha il diritto di avere affidato il compito di tentare ora in condizioni completamente diverse e quanto mai difficili. E coloro che del passato conservano solo il rammarico di essere stati troppo soli o di non essere stati ascoltati, avendo la piena consapevolezza delle necessità nuove dell'epoca, non possono disporsi a dare uria mano agli uni per ritornare al governo dello Stato e agli altri per ritentare la sorte del successo. Come sempre avviene dopo ogni rivolgimento politico esistono due generi di opposizione: quella degli sconfitti e irrimediabilmente sconfitti e. quello di coloro che, avendo costituito anche nella situazione precedente una minoranza consapevole e fuori del giuoco delle passioni e delle ambizioni, restano una minoranza alla quale la .nuova situazione è destinata ad aprire tutte le possibilità. Tra questi e quelli non può esserci accordo per quanto sia comune il nemico, l'ostacolo da superare, anche per la ragione che oggi, sul terreno elettorale quelli, in virtù del loro numero e della posizione tenuta fin qui nella politica parlamentare, sopravanzerebbero questi. La unione si verificherebbe a loro beneficio, in un certo senso. E invece_ conviene che siano definitivamente liqui~ati e scompaiano perchè gli altri possano farsi avanti e diventare una forza. E per ciò - diciamol~ qui con brutale schiettezza - è preferibile che le cosidette opposi- ' Biblioteca Gino Bianco • I • zioni affrontino, se lo potranno e se . il Governo lo consentirà loro, divise la prova elettorale. Solo la liquidazione di certi oppositori e di certe opposizioni (parliamo di uomini e di metodi, di abitudini e di concezioni politiche) renderà possibile una opposizione al fascismo. Ed è l'unico risultato politicamente utile che da queste elezioni possa sperarsi. 11Partito dei Contadini. La notizia della costituzione di un Partito dei Contadini era già apparsa in diverse occasioni sulla stampa. Avanti di occuparcene qui abbiamo voluto stare a vedere di che cosa precisamente si trattasse. L'impulso ci avrebbe portato a scriverne subito con simpatia. L'ingresso dei contadini nella vita pubblica italiana come forza organizzata avrebb~, non v' è dubbio, un grande valo re e riporterebbe i problemi dell'agricoltura al primo piano tra quelli della politica nazionale. Ma coi tempi che corrono è buona abitudine accostarsi con diffidenza a tutte le novità politiche .. E prima di consentire e di applaudire bisogna vedere bene cosa v' è sotto l'etichetta nuova e brillante. Anche qui, purtroppo I merce.... · avariata. Ci sembrò, infatti alquanto strano che si pensasse di costituire un partito nuovo e su larghissima. base - come dovrebbe. essere un · partito di contadini - in un periodo in cui le stesse organizzazioni politiche che sembravano appena un annd e mezzo addietro piene di vitalità, traballano e vengono tenute in piedi con molto sforzo e grandi sacrifici e in cui per tutte le organizzazioni autonome l'opera di proselitismo si presenta assai difficile se non pure im- . possibile. Vero è che si ha cura di avvertire come l'esistenza di un Partito dei contadini risalga al .... 1918. Il fatto

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==