La Critica Politica - anno IV - n. 1 - 25 gennaio 1924

ì 42 LA CRITICA POLITICA fede ancora nella volontà antiburocratica di Benito ~Aussolini il quale il 27 ottobre u. s. ha avuto in un suo discorso degli accenni a < quella cosa enorme, misteriosa, possente, implacabile che è la burocrazia>. Noi ci permettiamo di fargli presente che appena un mese dopo lo stesso Mussolini manifestava sulla burocrazia una nuova opinione, e a due redattori del . Giornale d'Italia (5 dicembre) dichiarava: < La burocrazia è sempre migliore di quello che si dipinge. È una forza continua e quotidiana dello Stato che va sapientemente secondata, con amore, e senza falsi disprezzi. .. : è lo strumento niirabile ed agile attraverso il quale lo ~tato si perpetua e si realizza>. Dopo un mese Mussolini ha aggiunto qualche cosa di più : rispondendo agli auguri di capo d'anno, fattigli dal Senatore Pironti a nome degli alti burocrati dello Stato, ha tenuto a dichiarare che se molte delle riforme del Governo fascista < sono state attuate con la rapidità e la inflessibilità necessaria, ciò lo si deve all'opera devota, assidua, tenace, intelligente di tutta la burocrazia italiana, dai so1nmi agli ultimi capi». E l'a1nico Lolini è servito. . \ • ' UN'ALTRA CONSEGUENZA DELL'ACCENTRAMENTO Un errore iniziale della politica del Fascismo - nel quale per sua natura deve insistere - è quello di avere accentuato il processo di concentramento verso i grandi centri. Vi ha contribuito colle stesse modificazioni introdotte nell'ordinamento dei servizi e degli uffici dello Stato. Non si deve credere che esemplificare l'aniministrazione dello Stato, ridurne le funzioni, eliminare i servizi e gli uffici che costituiscono un duplicato inutile, dare al movimento delle pratiche burocratiche un corso più celere, significhi porre rimedio al male del centralismo. Finchè la causa resta, il male tornerà a riprodursi. Il processo dell'accentramento è fatalmente estensivo: può subire un arresto o anche un ritorno indietro, ma è poi destinato a risorgere Ad ogni modo le ,:iduzioni apportate nell'amministrazione dello Stato sono tutte nel senso di restringere i servizi nei centri maggiori: e cioè costituiscono per sè stessi un nuovo passo verso l'accentramento e servono a dare sviluppo al fenomeno dell' urbanesimo. Ris_ultati positivi questi: distacco sempre maggiore della città dalla campagna, prevalere di quella su questa, separazione della politica che si fa in città dalle forze vive del lavoro e della produzione che ne sono e ne restano fuori, BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==