36 LA CRITICA POLITICA settari. < Già nei primi lustri di questo secolo il movimento filosofico religioso e lo stesso movimento sociale coi suoi riflessi e motivi morali aveva creato intorno alla gioventù italiana un'atmosfera d'idealità e di sete di sacrifizio, che fu insieme preparazione e motivo determinante della nostra guerra : e ad ogni modo sostenne moralmente gli spiriti nei momenti delle prove più dure, e animò quella mirabile gioventù che trasse dalle scuole al campo di battaglia e_sempio stupendo e sprone mirabilmente efficace ad ogni cimento e al supremo sacrificio per la patria . splendente in cima agli ideali dell'intelletto >. Così il Ministro - e pensava certamente a Renato Serra, a Giosue Borsi, a Filippo Corridoni: ma perchè non riconoscere che nelle scuole dalle quali direttamente uscirono le sacre falangi degli ultimi bandi, i giovanetti votati alla morte avevano potuto mirare il volto delle più pure idealità, celebrate dalla maggior parte dei loro insegnanti, non soltanto con la parola ammonitrice e incitatrice, ma_soprattutto con l'esempio assiduo di oscure austere virtù ? Vittoriosa contro lo straniero nemico è stata la Nazione, non concepita come opposta e ostile all' Antinazione, ma considerata in tutta la sua varietà demografica, in tutta la sua < concordia discors > spirituale : la Nazione, unificata e resa consapevole della propria unità, anche per effetto del concorso di tutti alle scuole dello Stato. Riforme della istruzione, che tendono ad allontanare un sempre crescente numero di cittadini dalle pubbliche scuole, non sono tali da farci attendere con animo fidente e ·tranquillo le future fortune della Patria. Ulv PROFESSORE UNIVERSITARIO ORARI/ TELEGRAFICI Con norma generale il Ministero delle Poste e dei Telegrafi ha imposto alle ricevitorie telegrafiche un orario spassoso : la sera esse si debbono chiudere alle sette, per riaprirsi poi per un'ora dalle otto alle nove. È intuitivo che quest'orario riesce gravoso per il personale, e che lieve beneficio ne risente il pubblico del centri minori, ove esistono le ricevitorie. La burocrazia romana che per sè invoca l'orario unico continuato, per la poveraglia dei centri minori fraziona l'orario giornaliero in tre riprese anzichè in due: mattina, pomeriggio e sera, non tenendo neppure presente che questo personale riceve assegni modestissimi e che questo frazionamento mentre non· avvantaggia quasi nessuno e non migliora il servizio appare come uno studiato artificio di tortura. Il fatto in se è d'importanza modestissima, ma meritava d'esser rilevato . come indice della mentalità dell'alta burocrazia dei ministeri contro i paria della pro1~incia. Biblioteca Gino Bianco
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