La Critica Politica - anno IV - n. 1 - 25 gennaio 1924

POLITICA E SCUOLA 31 sia persuaso può, se ne ha voglia, cercare riscontri, p. es., nella < Filosofia del diritto > di Giorgio Hegel. Neanche è nuova la pretesa di decorare del titolo di liberale la dottrina autoritaria e di far passare sotto la bandiera della responsabilità l'arbitrio senza controllo e senza freno. Ma responsabilità dinanzi a chi ? Di fronte . al Parlamento e alla Nazione · - risponde il sen. Gentile - : ora, del Parlamento si sa quale conto abbia fatto e faccia il Governo del quale egli è parte (1) : e quanto alla Nazione, dev'essere costituita, nel pensiero del Ministro, solamente da' suoi accoliti e laudatori (più rumorosi che numerosi, in verità) : gli altri, gli oppositori, sono quei < politicanti, e non uomini politici > dei quali il Gentile designa le stimmate antropologiche : < facili a ricono~cersi anche al tono della voce, all'aria del volto, allo sguardo, all'andatura> (Giovanni Gentile lombrosiano I chi lo avrebbe detto ?), son coloro che praticano < la bassa politica degl' interessi particolari, delle fazioni, degli egoisti, dei miopi, degli inetti > ( così, da che mondo è mondo, si suol definire la politica .... degli altri), e rappresentano o < la crassa ignoranza caratteristica dei così detti partiti democratici o socialistoidi >, protagonisti nella < opposizione implacabile da cui è ~tata onorata la sua politica scolastica >, ovvero < la filosofia dei giornalisti da strapazzo e dei liberi pensatori, così denominati perchè non conoscono la libertà e non hanno imparato a pensare >. Il florilegio potrebbe continuare, come saggio d' idee peregrine e di grazie verbali : ma non divaghiamo. È pur sempre degno di rilievo, intanto, che un ministro della P. I., nell'atto d' illustrare una riforma, della quale la espressione sintetica è nel motto, opportunamente adattato: L' Ètat c'est moi I, si mostri preoccupato soprattutto di presentarsi come un liberale di pura marca. Mi ero messo a noverare quante volte ricorrono nel suo discorso, parole come· libertà, liberale, liberalismo ecc. : mà si vede che la statistica non è il mio forte : e ho perduto il conto. Mi domando piuttosto che faccia avranno fatto alcuni ahneno fra i Consiglieri, imparando che la scuola laica per essere davvero laica dev'essere religiosa, e che lo Stato è bensì < laico, perchè è sovrano, e così assolutamente libero >, ma esso Stato, in quanto sostanza etica, sarà tanto più Stato, < quanto più avrà coscienza della dottrina implicita nella sua stessa esistenza > e però n-0n è Stato, se non s' interessi della religione ; anzi, di una data religione : onde in Italia questo Stato - laico e assolutamente sovrano, giova ripetere - se è < coscienza attiva nazionale, coscienza dell'avvenire in funzione del passato, coscienza storica, .... è coscienza religiosa, religiosa cattolica >. E questa sarebbe - tanto . . (1) Avevo scritto già queste righe, quando è sopraggiunta la chiusura della sessione parlamentare: cos\ il Gentile è sfuggito alla discussione, che già era riuscito a evitare rifiutando di . , rispondere alla interrogazione del Sen. Vitelli e dichiarando che si riservava di parlare in sede di discussione sulla proroga dei pieni poteri: si mormorò allora, in Senato, che il Ministro aveva e aperto 'l'ombrello>, rifugiandosi dietro le spalle del Presidente Mussolini. Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==