La Critica Politica - anno IV - n. 1 - 25 gennaio 1924

ao LA CRITICA POLITICA tutto infondate, ma fu suggerita dal proposito, savio in se stesso, di dar voce ai rappresentanti di tutti gl' interessi culturali della N~zione. Il generarsi, dalla Giunta del C. S., di due sezioni, per la istruzione media e la primaria, delle quali erano parte, se pure in numero molto ristretto, anche uomini appartenenti alle corrispondenti classi e categorie d' insegnanti e designati da queste, segnò nn data memorabile nella storia di quel movimento di organizzazione, al quale il Gentile non si tenne estraneo, e che ebbe anche un'alta funzione educativa, corroborando negl' insegnanti stessi il senso della eminenza del loro ufficio e diffondendone la consapevolezza nel Paese : l'abolizione delle due Sezioni, più che rafforzamento dell'autorità del C. S., sjgnifica abolizione di ogni seria garenzia giuridica dei professori e dei maestri. Il Ministro, rivendi- . cando a sè la nomina del C. S., non si assume una responsabilità nuova, ma estende le attribuzioni spettanti già a' suoi predecessori (il C. S., è stato sempre, in parte, di nomina regia) : egli ritiene di avere, cos), ben provveduto a migliorarne la composizione e accrescerne l'autorità: ma sarebbe interessante veder pubblicati i nomi dei consiglieri nominati in questi ultimi quarant'anni, per potere stabilire se i Ministri abbiano sempre avuto felice la mano più che non le Facoltà, se queste non abbiano spesso, con il loro voto, reso omaggio alla scienza e alla coscienza, all' intelletto e alla rettitudine, se infine, qualche volta almeno, i messi della Minerva non sieno stati prescelti soltanto per ragioni di simpatie spirituali o politiche o anche, semplicemente, personali. 99 volte su 100, il Ministro della P. I. è un professore universitario : e non è detto che, da solo, sia meno fallibile che non l' intiero corpo de' suoi colleghi (sempre che, ben s'intende, egli non sia guidato - come, a dir delle male lingue, sarebbe accaduto questa volta - dalla diretta ispirazione dello Spirito Santo I). Quale abuso, nei tempi più recenti, i Ministri avessero fatto dei propri poteri, tenendo in non cale i voti del Consiglio, lo dicono le cronache di ieri, dense di particolari tutt'altro che edificanti. Il C. S., ora che ripete le sue origini esclusivamente dal potere esecutivo, potrà parere inutile, fin che duri in carica il Ministro che lo ha creato a propria im.agine e somiglianza, investendo di una pubblica funzione uomini che godono della sua personale fiducia : ma resterà tosto esautorato, quando a~suma il potere un altro Ministro con programma diverso o anche soltanto con diverso temperamento. · * * * La dottrina di filosofia politica, esposta dal sen. Gentile nel su citato 1 discorso, meriterebbe una lunga discussione : meriterebbe, dico, se fosse nuova e non semplicemente sembrasse tale ai dissueti orecchi delle generazioni cresciute in regime di democrazia : ma in .verità, nel suo apparente futurismo, è una dottrina discretamente passatista : e chi non ne Biblioteca Gino t:3ianco

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