La Critica Politica - anno IV - n. 1 - 25 gennaio 1924

.. DISCUSSIONI POLITICHE Regioni e Partiti Non occorre appellarsi all'autorità del Treitzsche per stabilire che epoche caratterizzate ·da un impulso all'unità s'avvicendano ad epoche contrassegnate da una tendenza al regionalismo, come tempi di orientazione internazionalistica si alternano a tempi di culto per la Nazione. La storia è fatta di questo alternarsi di esperienze. Risponde a una perfetta fatalità storica l'attuale impulso regionalista che succede al movimento unitario del Risorgimento, nonchè Io attuale fermento internazionalista che succede all'affermazione individualista del secolo scorso. Vuole quindi la necessità storica, che il movimento autonomista ser:- peggiante oggi in alcune regioni d'Italia conduca alla riforma in tal senso dell'ordinamento statale? Il problema è degno d'esame. Occorre qui preliminarmente stabilìre che l'impulso regionalista ha ragioni più serie e profonde di quanto una sommaria indagine possa lumeggiare, ragioni che trascendono la semplice portata burocratica, la breve sfera amministrativa, ma investono tutto un dottrinarismo elevato che ha avuto in Italia autorevoli confessori, e valga rammentare, per tutti, il Cattaneo, cui l'unità repugnò come soffocatrice di ogni libera iniziativa locale e individuale, come annullatrice di quel delicato patrimonio di consuetudini di capacità di cultura particolare ad ogni regione. Per Cattaneo, gli interessi locali non possono essere valutati se non dall' immediatezza di chi li sente sul posto ; le regioni pertanto debbono contrastare l' indiscrezione dello Stato snaturatore def ormatore accentratore, difendendo gelosamente le proprie istituzioni libertà tradizioni; ed è necessario convenire che l' idea regionalistica risolve il problema della libertà su base essenzialmente italiana, cioè storica, appellandosi all'esperienza secolare che, fin dall'antichissimo assetto federalistico delle < lucumonie > etrusche, ci presenta l' Italia come classica custode dello · spirito di municipalismo ; - violenta fu l'unificazione romana, e apparente : chè in effetto l' Italia restò un vasto feudo di Roma. - Durante lo stesso Risorgimento non mancò una minoranza (Ferrariani e neoguelfi) assertrice delle tradizioni regionali e comunali; ma l'impulso alla indipendenza nazionale potè più dell'impulso alla libertà regionale, e la soluzione unitaria fu, al di fuori del dottrinarismo, raggiunta sul campo della realtà dalla politica piemontese. Notevole, tuttavia, il fatto che un disegno delle regioni fu compilato da Cavour, Farini e Minghetti, - il che prova come ai maggiori artefici dell'unità non fosse sfuggita la gravità del problema. Biblioteca Gino Bianco \

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