LE CAUSE PROFONDE DEL CAOS IN GERMANIA 497 per quella estera. Invano si sarebbe domandato alla nazione un programma di rivendicazioni positive. La rivoluzione tedesca non è stata che una ,-ivoluzione politica e militare, un cambiamento improvviso di regime, operato sotto il colpo della disfatta, non è stata la conseguenza logica d' una lenta e lunga trasformazione di mentalità. Dal contrasto fra la n1entalità collettiva e la realtà incombente ed inesorabile non poteva nascere che il caos. Se poi a questo elemento principalissimo, determinante una situazione impossibile, si aggiunge la mancanza assoluta di uomini di Stato e la politica inesorabilmente comprimente della Francia, non si farà fatica a capire che si giungerà ad un tale assurdo paradossale, pel qual~ soltanto la violenza determinerà una soluzione qualsiasi ; che certamente sai:à temporanea, ma che lascerà il tempo di ripigliar fiato a ,questo popolo che se pure ha ed ha avuto dei torti, è tuttavia stato provato, ed oggi più che mai, da terribili privazioni. Indubbiamente, dopo un periodo di terribile crisi e di completo sfacelo, la Germania rinascerà e ridiverrà grande ed il suo genio brillerà di nuovo sul mondo. Ma qual prezzo sarà costata la sua rinnovazione I Il pensiero di questi sacr~ficii che sono il riscatto dei suoi errori, dovrà restare continuamente presente nello spirito di questa e della prossima generazione. È una cosa impossibile, fra tutte, che il popolo tedesco continui ad agire ed a pensare come pel passato. A lato degli errori dei grandi industriali, delle grandi società finanziarie, dei ministri, del potere di direzione del popo.lo tedesco, non bisogna dimenticare che ci sono pure le responsabilità dei semplici cittadini, di quelli che potevano tutto cambiare con la loro volontà. Quando queste responsabilità sentiranno. i cittadini tedeschi, allora incomincerà la nuova era per la Germania. Finchè non sarà arrivato quel giorno la marcia inesorabile verso la catastrofe non può arrestarsi. Berlino. PAOLO MANTICA UNA COSA CHE S'IMPONE Revisione di programmi e sopratuttto di metodi : ecco quel che s' impone. Perchè i partiti possano pretendere di difendere la libertà nello Stato devono intanto rinunciare ad essere essi delle costruzioni oligarchiche. I socialisti debbono rinunciare non solo ad ogni idea vicina e lontana di « dittatura del proletariato » ma altresl ali' idea di fare dello Staio lo strumento riparatore delle ingiustizie e delle ineguaglianze sociali. I lavoratori debbono fidare nelle proprie forze e costruirsi giorno per giorno, con istituzioni da essi create ed amministrate, il proprio avvenire. L' ideale di giustizia sociale non può e non deve trovare altro termine di relazione che non sia quello di libertà. . Biblioteca Gino Bianco
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