la critica politica - anno III - n. 12 - 25 dicembre 1923

Le cause profonde del caos in Germania O logica itnplacabile della storia! Il tentativo di violentarla è una follla stolida. E inflessibile, e persegue la sua strada inesorabilmente, schiacciando e maciullando tutti coloro che non ubbidiscono alla sua legge. È quanto capita alla Germania, che è caduta nel caos più spaventoso, sopratutto per aver voluto nel dopo guerra ricostruire la sua vita con la mentalità del pass.ato. Altri elementi, non esclusa la politica di compressione violenta ed inesorabile della Francia, hanno indubbiamente contribuito a creare il caos in Germania, ma io credo che la causa principale bisogna ricercarla in questo cozzo pazzesco e stolido d'un popolo che : vuol sopraffare e distruggere la realtà inesorabile. Un anno dopo il giorno, nel quale il popolo di Parigi, il 14 luglio 1789, dette il segnale della rivolta contro l'antico regime, i rappresentanti di tutte le provincie francesi si riunirono per festeggiare sul Can1po di Marte questo risveglio della libertà. La nazione, in uno slancio unanime aveva, compreso che tempi nuovi si annunziavano. Il 9 novembre 1918, la Germania ha cacciato i suoi re ed i suoi principi ed ha proclamato la Repubblica. Nessuno, da allora, ha mai solennemente celebrato l'anniversario di quella giornata. L'opinione pubblica ne accoglie l'anniversario con querele e proteste. I conservatori accusano la rivoluzione d'aver provocato la disfatta < pugnalando l'esercito tedesco alla schiena> e credono sempre, ed anche oggi, possibile di cancellare gli ultimi anni della storia per riprendere il corso della tradizione bismarckiana. La storia non si cancella. Una follìa pitt insensata e più inaudita non s' è mai vista. Le masse operaie avevano pensato che, dopo le lunghe 1niserie, la rivoluzione avrebbe immediatamente sollevato la loro sorte e che il proletariato avrebbe imposto la sua volontà alla nazione ; esse hanno visto svanire le loro speranze. In quanto alla borghesia liberale, essa si domanda se l'ordine e la prosperità d' una volta non valevano meglio delle lotte e delle incertezze di oggi. La rivoluzione è un delitto nazionale agli occhi degli uni, essa è stata per gli altri un errore, un' illusione. La rivoluzione del 9 novembre non ha cambiato nulla nella mentalità tedesca. * * * AI principio del settembre del 1918, il popolo tedesco viveva ancora nell'ignoranza più completa della situazione. Attendeva passivamente il Bibliotecà Gino Bi CO

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