. . 524 LA CRITICA POLITICA fiere e dei mercati della regione. Nella parte diremo così letteraria del volume dovrebbero trovar il loro posto poesie dialettali, stornelli, proverbi d'uso locale ecc. Una pubUlicazlone cosl quale noi la pensiamo - da adoperare nelle scuole, ma utile anche fuori della scuola, destinata ad andare e a restare nelle mani di tutti, dei giovani come degli adulti - non esiste attualmente per nessuna regione d'Italia. Due anni fa chi scrive, essendo allora Consigliere Provinciale di Ancona, propose e fece stanziare in Bilancio una somma da destinare a chi meglia riuscisse a compilare un volum~tto sulle Marche da distribuire e da far adottare nelle scuole. Caduta l'Amministrazione non se ne è fatto più nulla. Sarebbe appu,ito il caso di riprendere per le Marche quella iniziativa rimasta, per la mutata situazione di cose, senza risultati. Giriamo la proposta al prof. Giovanni Crocioni che o_ggi è Provveditore per le scuole della regione e che allora mettemmo a parte del nostro disegno. Egli è, senza alcun dubbio; l'unico tra i Provveditori d'Italia che in questa materia, dell'importanza cioè di una coltura regionale, non abbia bisogno di ricredersi. Ne ha scritto anche sulla nostra Critica. Faccia quindi sua la iniziativa nostra, chieda che le Amministrazioni delle quattro Provincie si uniscano nel concorso da dare; e ci dia egli per le Marche il modello del libro regionale da adottare nelle scuole ele.- mentari d'Italia. LA DIREZIONE LE INTENZIONI DEL MINISTRO GENTILE Gli esaltatori della Riforma Gentile tendono sopra tutto a niettere in luce le ottime intenzioni del Ministro Gentile; anche il Senatore Croce nella sua mezza difesa fatta con argomenti estrinseci, parla délla competenza del Ministro, del lungo s~udio suo sulle questioni scolastiche, del suo amore per la scuola, ecc. Noi non revochiamo in dubbio le buone intenzioni dell}on. Gentile, e tanto meno la sua competenza teorica : discutiamo dei risultati pratici di questa prima applicazione della Ri/orma, e insistiamo nel rilievo , che la Riforma doveva attuarsi per gradi, per successivi esperimenti dando · tempo e modo agli insegnanti, agli allievi, alle famiglie di orientarsi e tenendo conto delle difficoltà insuperabili che avrebbero ostacolato in questo primo periodo il raggiungimento delle intenzioni del Ministro. Il. ministro Gentile è rimasto vittilna dell} illusione riformistica, che si possa dal centro dettare un piano organico e razionale per trasformare tutto l'ordinaniento scolastico, nientre nella realtà sempre complessa le riforme organiche e razionali restano sulla carta, e le intenzioni più lodevoli rimangono pie intenzioni. Gli schemi sono in genere seducenti, ma la realtà gioca praticamente brutti scherzi a tutti i program,ni, anche perchè la situazione varia da regione a regione, dai grandi centri ai piccoli, dalla città industriale al grosso centro agricolo. BibHoteca Gino Bianco·
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