la critica politica - anno III - n. 12 - 25 dicembre 1923

DOCUMENTI RISOLUTIVI PER LA STORIA DELLA TIPOGRAFIA ECC. 517 pubblico ove si possa documentare la di lui reità. La mia inchiesta è come debbasi della massima imparzialità. Il vero deve primeggiare! Nella fiducia, ecc. Capolago, 10 ottobre 1852. All'on. Signore Dott. TOMMASO PERTI. A. REPETTI COMO Quale risposta desse il Perti al Repetti non mi fu dato di sapere : certo, se domani codesta risposta venisse ritrovata e fosse tale da disonorare il Daelli, la inchiesta del Repetti si dovrebbe ritenere inspirata dal desiderio verace di far trionfare la verità. Ma tale risposta mancando, no i siamo costretti a tener calcolo delle altre prove che possediamo. E la prova maggiore della innocenza del Daelli ci par questa. Il Cattaneo aveva incominciato la raccolta dei materiali dell'Archivio Triennale nel '49, appena caduta Roma; un'immensa congerie di lettere di privati e di personalità politiche, di opuscoli e di giornali, di documenti pubblici e famigliari affluiva a lui, che li classificava, li elaborava e sceglieva quelli da pubblicarsi, mettendo da parte quelli superflui. La città di Como aveva avuto un ritmo rivoluzionario in tutto uniforme a quello di Milano, ed infatti s'ebbero anche a Como le Cinque Giornate, l'armamento di bande volontarie, la creazione di un Governo Provvisorio, ecc. Pochi chilometri separano, inoltre, Capolago, dove il Cattaneo lavorava, da Como, e fra \.. le due località c'era un flusso e riflusso continuo di fuorusciti, di esuli e di informatori. Orbene, non doveva al Cattaneo essere giunta l'eco delle calunnie contro il Daelli? E non si sarà egli ben tosto preoccupato di vagliare cotali calunnie per sapere se il Daelli fosse, o no, degno di godere la sua fiducia, degno di essere il direttore della Elvetica, e l'editore di un amico autorevole e fidato com'era il Ferrari? E quale galantuomo oserebbe aprire per conto suo un'inchiesta contro un altro, su dei semplici indizi, appellandosi al servizio che si rende al pubblico ove si possa documentare la di lui reità f Checchè dicesse il Repetti, del malanimo contro il Daelli ne aveva. Nè era il Repetti immune da marachelle che ne dimostravano la poca coscienziosità, come può dimostrare questo episodio. Ottavio Tosca aveva combinato nel 1849 col Re- - petti la stampa d' una delle sue satire politiche in versi, dietro un compenso di 500 franchi; ma il Repetti non fece onore alla parola data, come appare da queste parole che il Cattaneo ad onore del Daelli, scriveva il 9 novembre 1849 al Tosca: < Mi scrive Daelli che di ritorno da Torino trovò sul tavolo una tua con mio viglietto e a grave sua sorpresa vi lesse che Repetti abbia tristi consiglieri. Esso [Daelli] è solamente un impiegato, e tutti gli impiegati di Repetti fanno il loro dovere .... Io vorrei insegnarti un modo di cavare dai tuoi versi gli stipulati cinquecento franchi che la malafede tipografica ti nega .... >. Finalmente il Repetti acconsentì a Biblioteca Gino Bianco

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