514 LA CRITICA POLITICA Nuovi dolori si ripercuotono sull'anima mia. LTnmio amico, Luigi Dottesio di Como, fu impiccato, un altro condannat_o a l O anni di galera a Venezia (1 ). li primo per avere avuto corrispondenza con me, l'altro per il prestito di Mazzini. E la sentenza che vedete sul Monitore mio di sabato, che vi manderò, è fatta in guisa che consigli la maledizione contro me e la mia casa. Sono tristi ma tristi a pennello i nostri nemici. Vedete, mio caro amico, il mio cuore!! Il mio Monitore ha bisogno d'es·sere sostenuto con articoli robusti e si raccomanda quindi anche a voi perchè appena uscita la opera di Gioberti ne mandiate un rendiconto come si deve e ne facciamo i primi una buona messa. Vorrei avere qualche amico da far lavorare in Biblioteca (2) per i ms. acciò ne facessimo un elenco più esatto di quello Manandi (?). Mi raccomando a voi perchè vi ricordiate di tutto ciò. Se mai Montanelli scrive alcuna co.sa intorno a Guerrazzi, mandatela a me. ' Ora, ditemi le speranze e i timori vostri. Aspetto la vostra parola come balsamo salutifero. Riveritemi gli amici nostri e Cernuschi e· Manin. Vi manderò i giornali che terrann.o parola del nostro libro. Ditemi se avete ricevuti gli altri che vi ho mandati. Addio e amatemi. 18 ottobre * * * G. DAELLI Se occorresse ancora una prova della verità delle asserzioni del Daelli, basterebbe tener presente la protesta da lui pubblicata sul 1Vlonitore, ed alla quale egli ha accennato nella sua lettera. Incominciava quella protesta, comparsa sotto il titolo Persecuzioni contro la stampa, con queste parole : « L'Austria impicca la gente che ha relazione con me. L'Austria assassina>, e continuava: « Pei tribunali delle nazioni civili e anche barbare, meno l'Austria, basta, io spero, questa dichiarazione ; per l'Austria non è ancor tempo di erigerle questi processi. E quando il tempo venga, io sarò al mio posto >. Due giorni dopo seguiva alla protesta del Daelli quella del Repetti, alla quale il Ferrari accennò il 9 novembre 1851 in una lettera al Cattaneo, con queste parole : < E quando Repetti avrà protestato di non essere starnpatore democratico, bisognerà credergli (3) >. Ad ogni modo è il Daelli, e non il Repetti, che fonda la Società Patria, di cui è e1nanazione la Libreria Patria con tutte le sue succursali ( 4), è il Daelli che fonda il Monitore Bibliografico Italiano, è il Daelli che prosegue a dar fuori opere rivoluzionarie nonostante Radetzki avesse, con il feroce martirio del Dottesio, piantata < la forca dinanzi a Capo- (1) Vincenzo Maisner, libraio di Venezia. (2) Prego il lettore di voler fermare l'attenzione su questo accenno alla Biblioteca, della quale parlerò più avanti. (3) Un dramma, p. 114. (4) Un dramma, p. 47. BibliotecaGino Bianco
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