la critica politica - anno III - n. 12 - 25 dicembre 1923

DOCUMENTI RISOLUTIVI PER LA STORIA DELLA TIPOGRAFIA ECC. 513 mazzo coi croati, attalchè è oggi constatato quello che noi pensavamo, che a tempi liberi con Mazzini noi dovremmo andare in America. Fatto sta che gli autori sono abbandonati da tutti e disprezzati, e Revere ha rifiutato le lodi che gli avevano tributate. Cattaneo mi ha mandato un errata-corrige (2) per quello che riguarda voi. Io ho desiderato d'averlo ; ma non reputo opportuno pubblicarlo come in seguito al libello. Lo darò probabilmente in un articolo che riguarda la vostra filosofia, che pure mi ha mandato Cattaneo da me pregato (3). Io vorrei da voi un breve rendiconto del libro, il qual rendiconto voi potete fare in tutta coscienza perchè non si tratta di lodarvi e io non saprei da chi averlo in questa Beozia. E vi prego di mandarmelo. Io non ho .saputo nulla del progetto per la Tipografia (4). Ho visto il promemoria dopo stampato. Mi sono dimesso dai miei offici. Ho rinunciato la procura. Io non avrei fatto quel passo o l'avrei diversamente motivato. Non fu l'esercizio della Tipografia che sbilanciò le sue finanze. Vi basti cost La mia amministrazione non è passiva. Ecco tutto. Io ho conservato il potere finchè la Tipografia dovesse servire alla sua missione e al paese nostro nelle lettere. Ora io sono inutile là, perchè io non posso rimanere, ma devo e voglio progredire fin dove si possa. Adoperatevi come meglio potete voi e Cernuschi per la mia casa, che farete opera meritoria e santa. Ho io rilevato dalla Tipografia questa libreria, che ora è mia affatto e darò fuori nel venturo mese le mie circolari. E lavorerò.· L'opera ora è qui e qui non risterà, ma si progredirà. lo sono il vostro editore, dunque ogni vostro scritto è mio, e farò in modo che ciò non sia gratuitamente del tutto. Raccogliete i frammenti letterari, disponeteli pronti per le stampe e ditemi di che mole verranno (5), basandovi sulla Federazione (6). Ditemi anche se si possono stampare qui o tutti o in parte, ma in modo che io sia sicuro del fatto mio. Questi scritti sono miei; io farò poi che siano del paese a cui appartengono. Ecco tutto. La nostra schiera ingrossa. Ieri una persona mia amica mi ha condotto qui un egregio uomo che sta scrivendo un libro. Oli unitari e i federalisti (7) e aderisce perfettamente alle nostre dottrine. Questo sarà un altro colpo che non verrà tardo nè fiacco, a rompere questo incantesimo. Appena avrò il ms. ve ne scriverò e manderò un estratto perchè giudichiate. E se non fosse cosl pericoloso il cammino ve lo manderei intero pel vostro giudizio. Spero che Cattaneo vi avrà mandato il manifesto (8). Vi prego di non tardarmene la spedizione, perch' io lo faccia qui stampare prima di tutti. E ritenete che se noi tiriamo innanzi cosl taciturni, appaiamo o cedenti o sconfitti. (1) Pippo era Mazzini, così confidenzialmente chiamato dai suoi amici e seguaci. (2) Pubblicato negli Scritti politici ed epistolario, a cura di J. W. MARIO e G. RosA, Vol. 2. (3) L'articolo a proposito del libro del Ferrari comparve sul Monitore Bibliografico Italiano. (4) Allude al progetto fatto dal Cattaneo per _far fronte alle passività della Tipografia Elvetica. (5) Furono poi stampati sotto il titolo di Opuscoli filosoJici e letterari. (6) La Federazione Repubblicana, pubblicata nel 1851 dall'Elvetica con la falsa località di Londra. (7) Non m'è riuscito di rintracciare tale libro. (8) Vedi ùn dramma ecc., p. 102 e segg. , BibliotecaGino Bianco

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