la critica politica - anno III - n. 12 - 25 dicembre 1923

PARTITI JUGOSLAVI Il Partito Repubblicano dei Contadini Croati Di Radic e delle ultime vicende del suo partito i giornali italiani si sono occupati largamente, e spesso, come al solito, superficialmente: non crediamo perciò necessario parlarne. ' . Il programma, che pubblichiamo integralmente, e che fa parte di un volume su "Il movimento dei contadini croati,, pubblicato a Zagabria, è scritto e pensato soltanto per contadini (delle altre classi i capi del partito dei contadini non si curano) e perciò i lettori italiani vi riscontreranno facilmenteingenuità e contraddizioni, che sono però naturali alla mentalità dei contadini croati. La traduzione è di Bruno Neri. L'autore, Rudolf Herceg, è uno dei capi ~ più influenti del partito dei contadini. Durante le elezioni per la Costituente, che avvennero il 28 novembre 1920, i membri del partito dei contadini croati, poterono, la prima volta dopo la guerra, convocare pubblici comiz'ì e liberamente parlare del proprio programma-: e questo, essi fecero largamente, però soltanto in Croazia; mentre nella Dalmazia e in Bosnia non giunsero in tempo a· svolgere alcuna propaganda in mancanza di uomini e di tempo. Erano quei giorni, decisivi. Si trattava di sapere, se il popolo croato avrebbe dato ragion.e a Radic o ai < signori > che il giorno 27 novembre 1918, avevano deciso di dare a Belgrado il potere sorra la Croazia. 11 popolo croato doveva pronunziarsi per la sua libertà o per la sua volontaria schiavitù. Ecco, brevemente, nei suoi punti principali, il programma col quale il partito dei contadini si presentò alle elezioni : 1 °) Il partito dei contadini domanda che il popolo croato rimanga il Popolo croato, come lo è da 1300 anni; e non diventi una qualche stirpe, parte o ramo di un certo popolo dai tre nomi. Questo popolo croato può essere fratello dei serbi e degli sloveni, ma non vuole, che tre fratelli abbiamo· una testa; vuole invece; che ogni fratello si tenga anche per l'avvenire la sua testa. E per ciò, il partito dei contadini vuole che la patria croata, che per mille anni fu uno Stato, ora più ora meno libero, ritnanga anche per l'avvenire co1npletamente libera, e non permette che venga divisa. 2°) Circa il proble1na sociale, i contadini domandano che il popolo stesso organizzi la nazione in Repubblica. E la repubblica dal punto Biblioteca Gino Bianco

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