• • .Ll\ CRITICJ\ POLITICJ\ ~IVIST A MENSILE ANNO III. 25 novembre 1923 .;!- .;I- f ASC. 11. L'Inghilterra, la Lega delle Nazioni, l'Italia Checchè se ne pensi, più o meno liberamente, in Italia, l' ultima crisi italo-greca, in tutto il resto del mondo, continua ad essere discussa e a molti appare come una tappa storica. Ha essa segnato un passo innanzi o un passo indietro ? E per rapporto a qual criterio si può parlare di progresso o di regresso ? Ecco alcune domande a cui il presente articolo vorrebbe cercar~ di dare una risposta. Noi non possiamo decidere se abbia vinto l' Italia fascista o la Lega delle Nazioni, se non abbiamo anzitutto un concetto ben definito di quello che è la Lega nel processo storico che l' ha costituita e del peso delle forze che stanno contro di essa e a suo favore . N·oi partiremo da un solo postulato : quello che è meglio essere liberi che schiavi e che la libertà non è mera assenza di ostacoli esterni al nostro sviluppo, ma capacità di scegliere le nostre direttive di vita e di attenervici; e che una società è tanto più salda contro forze disintegratrici esterne ed interne quanto più essa rappresenta la cooperazione di anime libere verso comuni ideali di vita materiale, intellettuale e morale. Per chi accetti questo postulato non v' è dubbio che i primi germi <!ella libertà cos) intesa vanno ricercati nel fiorire delle antiche città del1'Ellade e che l'orazione di Pericle in onore dei morti nella guerra del Peloponneso contiene di tal libertà pur oggi la miglior definizione ed apoteosi. Ma l' Ellade che nelle sue repubbliche prima ci diede l'esempio e la teoria della libertà non seppe provvedere ai germi di questa il terreno favorevole pel loro germoglio. Questo terreno favorevole fu provveduto dalla Pax Romana, artefici i Cesari, interpreti gli Antonini. Fu entro l' Impero Romano che le popolazioni dell' Europa meridionale ed occidentale, protette dalle legioni contro i dispotismi asiatici e la barbarie nordica, poterono passare dalla fase della organizzazione sociale a tribù e a clanallacivica e ad una concezione del mondo cui appartenevano, che faceva di ognuno il suddito di un unico sovrano che amministrava una legge comune e manteneva per tutti la pace. Entro l' Impero Romano la teoria gre·ca dalla polis divenne, per opera degli Stoici, la teoria del governo del mondo e preparò le vie alla teoria della Città di Dio· e della Chiesa universale. iblioteca Gino Bianco ,
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