la critica politica - anno III - n. 11 - 25 novembre 1923

IL" SECOLO " ED IL DAZIO SULLA CARTA DA GIORNALI 467 < LA CARTA DA GIORNALI ED IL SUO REGIME DOGANALE > < La vita dei giornali, specialmen.te in Italia, si svolge sempre fra molte difficoltà. Fra le maggiori è quella dei rifornimenti di carta. Essa è infatti la materia prima che entra per- la maggior parte nel costo di produzione dei giornali, e per contenerne il costo era stato concordato fra gli Editori di giornali ed i fabbricanti di carta che il dazio doganale per la carta utilizzata dai giornali quotidiani e settimanali dovesse essere limitato a lire due " oro ,, per quintale. Il Governo aveva ratificato tale accordo fissando il dazio doganale stesso in tale misura; ciò durava da quasi due anni, quando pochi giorni fa, senza alcuna specifica ragione, un Decreto Ministeriale è venuto a limitare la possibilità dell'applicazione di tale dazio >. < I lettori avranno già notato come il nostro giornale sia stampato ora su carta di migliore qualità, più lucida, e che consente una stampa più ni- . tida. Tale carta - satinata - col nuovo Decreto viene esclusa dal beneficio ; I del dazio ridotto e viene invece colpita di un dazio in L. oro 12,75 per quintale>. • < La buona volontà di un'amministrazione che tende a migliorare il gior- • nale viene, cos), gravemente compromessa da una disposizione, presa senza alcuna considerazione alle necessità dei giornali. Si vuole condannarli alla cattiva qualità della carta e perciò alla minore chiarezza, alla impossibilità di eventuali illustrazioni, alla rinuncia ad una maggiore varietà e accuratezza tipografica. La carta satinata col nuovo Decreto è però ammessa per i periodici settimanali. > < Pare che le disposizioni del nuovo Decreto siano state richieste nel1' interesse delle cartiere. Se cos} fosse le cartiere avrebbero contravvenuto all'accordo intervenuto fra loro e gli editori >. - < È da sperare che come già il Ministero delle Finanze ha compreso perfettamente la ne~essità di sospendere per ora la applicazione del recente Decreto e di rivederlo, anche il Ministero dell'Economia Nazionale voglia rendersi esatto conto dell'inopportunità delle disposizioni prese e voglia mettersi d'accordo con quello delle Finanze per le modifiche necessarie >. < Simile revisione s: impone infàtti per ragioni di giustizia e di equità. L'industria editoriale dei giornali, già difficile ed aspra, attraversa un periodo di asprezze maggiori, sopportando oneri d'ogni specie ed avendo avuto, poco tempo addietro, quasi raddoppiata la tariffa postale. Non è da oggi - e parrà strana cosa - ch'essa ha ostili le Cartiere nazionali. E tutti sanno delle grandi fortune di queste ultime cos} come sanno, invece, delle non liete condizioni dell'industria editoriale giornalistica, çhe pure occupa migliaia e migliaia di lavoratori >. < Si considerino bene le condizioni dell'una e dell'altra industria e si provveda quindi secondo giustizia ed equità >. ·1 commenti sono inutili. Il comm. Senatore (dalla nascita) Bori etti ed i suoi egregi colleghi e consoci della Anonima industriale proprietaria de < Secolo > rinascente a < nuove fortune > non sono evidentemente cointeressati nelle Cartiere Nazionali.· E quindi, quando si. tratta della carta Biblioteca r-ino Bianco r I

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