la critica politica - anno III - n. 11 - 25 novembre 1923

. . L'INGHILTERRA, LA LEGA DELLE NAZIONI, L'ITALIA 457 può. lasciar la questione a una decisione della Lega. E nella terza seduta (5 settembre), l'on. Salandra tornava a dichiarare che < il Governo italiano irrevocabilmente esprime l'opinione che il consiglio della Lega non deve procedere ad agire a richiesta della Grecia>. Fu alla fine di questa seduta, che lord Roberto Cecil chiese che si procedesse alla lettura degli art. 10, 12, 15 dello Statuto della lega. Frattanto era intervenuto un nuovo fattore .. Il Consiglio non era più solo ad agire : s'era adunata anche l'Assemblea della Lega : e non una delle cinq~anta nazioni, che vi avevano rappresentanti, esitò ad affermar la tesi della piena competenza <lella Lega ; e fu in conseguenza di questa dimostrazione di solidarietà -che anche la Francia, per non perder l'appoggio della Piccola Intesa e <lella Polonia, venne dello stesso parere. Si deve a questo nuovo fattore :se il 6 settembre i membri d,el Consiglio della Lega riuniti in casa del Visconte Ishi, visto che la Conferenza degli Ambasciatori in una settimana di lavoro non era riuscita a trovar alcuna soluzione, prese in con- ·siderazione un piano d' accordo del rappresentante spagnuolo, pur senza metterlo ai voti, e lo inviò con le minute del dibattito a Parigi e in men <li 48 ore lo vide accolto con poche varianti. Ognuno non ha che da : confrontare le richieste dell' ultimatum italiano col piano proposto dalla lega e la decisione degli ambasciatori per veder come questase gu) il -detto piano assai più che le dette domande. L'ammenda e l'apologia son •dirette a tutte e tre le nazioni alleate e non ali' Italia soltanto ; e similmente i saluti, i quali poi vengon restituiti subito dopo il servizio funebre. Il Governo greco s'impegna a pagare al Governo italiano una somma, da determinarsi dalla Corte dell'Aia su rapporto della Commissione •d'inchiesta; e a tal uopo deposita presso una Banca svizzera una cau- . .zione di lire it. 50 milioni. L'inchiesta da condursi non con l'assistenza -dell' attachè militare italiano ; ma di una commissione interalleata con un presidente giapponese ; la pena capitale è abolita. Senonchè il 13 settembre gli Ambasciatori diressero alla Grecia una nota che introduceva modificazioni sostanziali in quella del 7 settembre : la Commissione alleata veniva investita dell'obbligo non solo di vigilare sull'inchiesta, ma .di riferire se la Grecia avesse nelle sue inchieste posta tutta la possibile diligenza; in caso di avverso responso gli Ambasciatori si riservavano il diritto anche di confiscare l' intera cauzione depositata dalla Grecia ; siccome frattanto veniva annunciata l' intenzione italiana di evacuare Corfù il 27, a n1olti non potè a meno di occorrere il pensiero che il 1nutamento sostanziale fosse stato fatto per indurre l' Italia a lasciare .al più pre·sto Corfù, senza suscitare ulteriori complicazioni e che si fosse ,deliberatamente sacrificata la giustizia all'opportunità politica. La Grecia .avendo in anticipo accettata la decisione non c'era più motivo per la Lega d'intervenire; essa aveva suggerito un piano d'accordo ch'era stato .accettato ; non è colpa sua se gli Ambasciatori lo alterarono in peggio. Essa aveva fatto il suo dovere. Se piena giustizia non potè esser fatta nè Biblio eca Gino Bianco

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