LO STATUTO DEL 1848 GIUDICATO DAI CONTEMPORANEI 409 < Lo stabilimento d'una Costituzione sul regno di Napoli avrà per effetto quasi infallibile il desiderio che una simile forma di governo si propaghi negli altri Stati d'Italia non eccettuati quelli dèlla Sardegna .... L' intento mio nel cercare un colloquio col conte S. Marzano era appunto di favellargli di questo. Gli dissi che a me incresceva non meno che a lui, l'estrema rapidità con cui si erano svolti gli avvenimenti nel regno di Napoli .... Gli notai che, da quanto era avvenuto dopo che era giunta a Torino la novella della Costituzione di Napoli, ben si vedeva che egli doveva aspettar quì pure un nioto consimile; e che per siffatte circostanze era il doveré ed eziandio l'interesse del Governo d'affacciarsi schiettamente alla difficoltà e ben considerare qual consiglio fosse più conveniente al decoro personale di S. M. Sarda e al bene de' suoi sudditi. < Col pubblicare in tempo un programma che conciliasse il riconoscimento di larghi principi e di liberali istituzioni colle abitudini e cogli interessi di questo paese, si assicurerebbe a S. M. Sarda l' immenso vantaggio di un atto volontario e si conserverebbe a questo paese l'eminente posto fra gli Stati liberali d' Italia >. (Sembrano i suggerimenti dell'aio ad un ragazzo • deficiente e caparbio). < Ma se adottando altro consiglio si tentasse di confinare la posizione del Governo Sardo entro i limiti segnati dalle riforme dello scorso ottobre, era evidente che una tale politica poteva sostenersi solamente con un sistelfl,a di repressione; il quale distruggerebbe la popolarità del Re e al tempo stesso condurrebbe probabilmente ad un conflitto tra Governo e popolo. Il Sig. di San Marzano ascoltò attentamente le mie considerazioni. Io ero ansioso di esprimere, quanto più fortemente io poteva, la mia persuasione, che fosse mestieri afferrare lt?almente la questione e che l'avventurarsi a teniporeggiare sarebbe solo un compromettere la dignità e l'autorità del Re, senza ottenere poi ciò che si voleva. Ho fondamento di credere che questa sia la persuasione eziandio di molte persone infime ·al Governo Sardo>. Lord Palmerston rispondeva da Londra, in data dell'l t di febbraio: < Il Governo di S. M. approva il linguaggio che avete tenuto e i consigli da voi dati. La via da voi raccomandata al Governo Sardo è la sola per la quale il Governo Sardo può ora mantenere l'armonia fra la corona e il .popolo, e con cui può conservare indipendente lo Stato e libero da straniera . ingerenza >. LE PRESSIONI DELLA PIAZZA E LA REPUBBLICA IN FRANCIA Per farsi un'idea fra quali agitazioni popolari e dimostrazioni di festa per l'annunciato Statuto e fra quali speranze, che erano pressioni, si tenevano le sedute del Consiglio aulico, che ne discuteva gli articoli, bisogna leggere il capo III del citato volume della Storia del Brofferio. S'era nominata in piazza dai più ardenti cittadini una < Commissione del Popolo > per ordinare la festa nazionale, alla quale invitavansi pel 27 febbraio tutti i Comuni dello Stato. La Polizia cercò con subdoli ostaiblioteca Gino Branco f
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