440 LA CRITICA POLITICA gli acquirenti: l'importante è che l'attività produttrice dei minori centri si sviluppi ed acquisti la coscienza del suo valore. Il regionalismo politico sarebbe pura esercitazione dottrinale, se nella regione non vi fossero attività economiche caratteristiche e se queste attività non sentissero il bisogno di un ordinamento amministrativo e politico più sciolto di quello determinatosi con l'accentramento burocratico e industriale. Il regionalismo, come movimento politico, acquisterà una consistenza solo quando in esso trovino la loro espressione le attività economiche locali, stanche del dissanguamento operatq dalla plutocrazia bancaria e dalla burocrazia parassitaria. Siamo ora ai primi indizi di questa rinnovata attività economica locale, di questo fervore di vita operosa dei centri minori: tutto fa sperare che questo fervore di vita non sia soltanto' alla superficie quasi per un gioco della moda, e che abbia invece scaturigini profonde prelµdendo a una nuova primavera della vita italiana. Il terremoto Gentile Chiunque abbia rapporti con la Scuola, in questi giorni di apertura del nuovo anno scolastico, prova l'impressione che un gran terremoto abbia sconquassato il vecchio ordinamento d'elle Scuole medie, e che il nuovo ordinamento non sia ancora sorto. Le scuole sono riaperte da dieci giorni, ma nonostante i decreti le circolari e i comunicati apologetici nessuno sa con chiarezza quello 'che deve fare: presidi e professori _attendono i programmi scolastici dell& Minerva, e si trovano intanto disorientati. In questo disorientamento è la più .. grave conseguenza dell'errore commesso dal prof. Gentile, che da buon teorico ha creduto di poter rovesciare il mondo scolastico e di attuare una grande riforma in tutte le scuole medie di tutta Italia dettando da Roma i suoi decreti. Egli e i suoi collaboratori hanno voluto riformare tutto e tutto d'un colpo, senza attenersi a quei criterii di gradualità (nel tempo e nello spazio) che gli avrebbero potuto assicurare una qualche efficacia alla riforma. I diversi punti della Riforma Gentile considerati in sè possono essere ottimi, o almeno buoni; l'esame di Stato ha a sua difesa ottimi argomenti; . l'aumentato prestigio dei presidi è una cosa v.eramentebuona; l'estensione dell'insegnamento del latino all'Istituto tecnico e all'Istituto nzagistrale è provvédimento lodevole, specialmente se riuscirà a darci maestri elementari meno presuntuosi di quelli che in gran copia ci dava la vecchia Scuola Normale, tutta imbevuta di positivismo pseudo scientifico,· la stessa linzitazione del numero dei posti nelle pubbliche scuole per sfollare la Scuola media e per costingere anche con questo mezzo i genitori ad avviare i loro figli ai mestieri, all'agricoltura, ai commercii può avere forse qualche efficacia, per quanto fortissime sieno le molle che spingono operai e piccoli borghesi a far studiare i loro figli e ad avviarli alle professioni liberali o alla carriera burocratica. Ma far tutto questo d'un coJpo, in tutta Italia, con norme rigide, in ambiente non preparato e in tempo brevissimo è stato un errore gravjssimo e ilµperdonabile, che va a scapito dei giovani all(evi e delle loro famiglie e danneggia la serietà degli studii. Le apologie, che il Gabinetto del Ministro fa pubblicare nei giornali ufficiosi con abbondanza· di aggettivi e con sfacciate esaltazioni, non possono distruggere il fatto che la riapertura delle Scuole si è effettuata senza alcuna preparazione, mentre ancora era in moto tutto il macchinario riformatore, prima che gli allievi e le .lorofamiglie da un lato e i professori dall'altro si fossero resi conto delle innovazioni portate col Decreto legge del 6 maggio 1923 e con i successivi decreti e decretini: e non possono neppure distruggere l'impressione comune fra gli insegnamenti che < la grandiosa riforma> non abbia alcun carattere di stabilità e che fra qualche mese nuovi ritocchi verranno apportati alla < grandiosa riforma >. - L'OSSERVATORE BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==