la critica politica - anno III - n. 10 - 25 ottobre 1923

IL COMUNISMOIN JUGOSLAVIA 435 così una grande forza politica. Già dal primo giorno della sua fondazio- . ne ebbe a lot_tare fortemente contro il regime che mise tutto l'apparat9 statale al servirzio dei capitalisti. La storia del partito, dal congresso (1919) fino alla emanazione della « Legge per la difesa dello Stato >, è burrascosa, piena di lotte continue su fronti piccole e grandi, finchè alfine, uscì in una grande battaglia su tutta la linea nella quale la borghesia - e per lei lo Stato, - impegnò tutte lè sue energie. La vittoria rimase in questa battaglia dalla parte della borghesia. Si chiuse così il periodo del primo moto del proletariato jugoslavo. Quale fu il segreto di tutti i successi del· Partito Comunista ? Quale fu il segreto della sua disfatta? - Non è possibile rispondere a queste domande in un articolo, che vuol gettare uno sguardo complesso sull'attività e la vita del P. C., dalla sua fon dazione fino alla < Legge per la difesa del1o Stato». - Delle condizioni per cui il movimento comunista potè svilupparsi sì fortemente nel nostro paese, si scrive facilmente e - ciò eh' è più interessante - è permesso di scrivere, ma queste sono condizioni di fatto talmente evidenti e chiare, che noi non crediamo necessario in quest'articolo soffermarci su esse lungamente. Tali condizioni di fatto erano nelle cose stesse che stavano intorno a noi, specialmente nella crisi finale del capitalismo ed anche nella spirituale influenza della rivoluzione russa. Delle cause della disfatta del P. C., invece, delle cause ~he condussero l'intero movimento operaio della Jugoslavia nella odierna situazione critica, non è quasi possibile scrivere. L'investigare su questi motivi oggettivi e soggettivi, generali ed interni, non è competenza di coloro che lavorarono attivamente nel partito fino alla < Legge per la difesa dello Stato >; dovrebbe piuttosto essere incombenza del partito coane tale, di un suo congresso che, unico, avrebbe la possibilità e la competenza di investigare questo problema. Fino a che la detta legge è in forza e l'esistenza del P. C. è inibita, esso non è in grado di tenere il congresso e non è quindi possibile ad alcuno d~ entrare nel vivo di tale questione. Ad ogni modo è evidente e chiaro, almeno per Io scrittore di queste righe, che, le condizioni oggettive che resero possibile il primo grande moto comunista nel nostro paese, non sono cessate di esistere ; esse sussistono tuttora, perchè la crisi odierna del capitalismo, contro ogni sforzo della classe capitalista, da noi ed in tutto il mondo, rimane pur sempre la sua crisi finale. Su questa base nulla v' è di cambiato. La scomparsa dello spirito rivoluzionario in molti paesi, gl' insuccessi dei partiti comunisti in altri, la controffensiva capitalista, con l'annientamento delle organizzazioni proletarie e della loro forza e capacità d'azione tuttociò non è conseguenza delle cambiate condizioni oggettive che rimangono contenute nella crisi del capitalismo, ma è solamente l'éspressione del fatto, iehe la rivoluzione sociale, presa nel senso mondiale, non avanza in una sola direzione, bensì crea < un'epoca, attraverso una serie di guerre civili nei singoli Stati capitalisti e di guerre tra questi e quelli coloniali da Biblioteca ~ino Bianco

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