la critica politica - anno III - n. 10 - 25 ottobre 1923

428 LA CRITICA POLITICA le opinioni potranno manifestarsi in piena libertà, non sarà improbabile che l'equilibrio delle forze politiche nel. Veneto si riveli non molto diverso da quel eh' esso era nel 1913 ; di mutato vi sarà soltanto il carattere democratico-rurale assunto dal vecchio partito clericale, che ne uscirà rafforzato ; la scomparsa quasi totale dei vecchi partiti di centro e la I~ro sostituzione con un partito conservatore-nazionalista quasi esclusivamente cittadino. · Ma.... quel giorno sembra ancora lontano I EUGANEO Il fascismo in Calabria Una premessa necessaria ed onesta per poter parlare di fascismo in Calabria è la seguente : in Calabria non esistevano e non esistono partiti politici organizzati ; in Calabria esistono dati uomini : latifondisti,' professionisti, capi della mala vita i quali fann.o il bello ed il cattivo tempo: per cui per esempio in tanto esiste un partito popolare in quanto esistono Anile, Cappellini . ed altri i cui ~miei, coloni, dipendenti son po- ~ polari perchè q11elli cos) vogliono. Cercarono e cercano di affermarsi i partiti d'avanguardia, ma con poco profitto, inquantochè dal '60 ad oggi lo Stato con la sua unità incapace non ha per nulla contribuito a migliorare .questa popolazione la quale è rimasta con quasi la stessa mentalità che tanto la disting~eva sotto il regime borbonico. * * * L'avvento del fascismo trovò la Calabria sotto il tallone dei tre Re: De Nava, Fera, Colosimo, che attraverso i loro sindaci, i loro consiglieri comunali, i loro consiglieri provinciali dominavano,. pressochè indisturbati, la regione. I tre re sostenevano le cricche locali le quali, a loro volta li ripagavano con l'assegnazione dei mandati elettorali. In tali condizioni di cose il fascis1no non pote.va attecchire : qualche centinaio di giovani in provincia di_ Reggio; i disillusi dell'Associazione dei combattenti in provincia di Catanzaro, i bocciati della vita pubblica in provincia di Cosenza costituivano prima dell'ottobre fatale i quadri - ahimé - troppo striminziti del fascismo in Calabria. . Poi, pervenuto il fascismo al potere, pur non essendo avvenute le conversioni in massa, le cose presero a cambiare. C'è, quaggiù, 1nolta gente abbarbicata ai comuni, alle opere pie; che s'è appropriata le terre demaniali di proprietà dei comuni, che nelle , amministrazioni ne ha fatte di ogni colore : incalzava la paura della scoperta degli altarini, . urgeva la necessità di conservare il mal tolto, di schivare il codice penale., ed allora, un bel giorno si lesse sulle BibliotecaGino Bianco

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