I PARTITI POLITICI NEL VENETO 427 tuna non in virtù di tradizioni locali o per condizioni sociali particolari,· ma per l'opera ed il prestigio personale di alcuni giovani pieni di fede e di energia. Ad eccezione dei ferrovieri, dei tipografi e di pochissime altre categorie, le vecchie organizzazioni rosse sono in completa dissoluzione, e le poche che sopravvivono non possono dar cenno di vita. Ma se la maggior parte dei nuovissimi organizzati son passati alle corporazioni fasciste, tutti gli ele1nenti più vecchi e provati rimangono fedeli alla vecchia organizzazione; e nelle campagne della zona bassa, dove più viva è sempre stata la lotta di classe, il movimento fascista, diretto e monopolizzato dagli agrari, non ha potuto assumere quel carattere sindacalista che forma la sua forza, ma ànche il suo pericolo, nelle terre limitrofe del ferrarese, ed ha seguitato a rappresentare per i braccianti un elemento di costrizione o di disciplina coatta. Se da parte di qualche organizzatore, com' è avvenuto recentemente a Padova, c'è stato il tentativo di un'azione più indipendente in favore dei contadini, il tentativo ha dovuto fallire di fronte alla volontà preponderante dell'Agraria. I partiti di centro si son lasciati assorbire od asservire dal fascismo. Resta soltanto viva una frazione dissidente dalla democrazia sociale, che ha un seguito abbastanza largo nell'elemento professionista e i1npiegatizio del capoluogo e conta fra gli aderenti qualche buon ele1nento anche nelle provincie : ma è vivamente osteggiato dalla direzione centrale del suo partito, e non riuscirà facilmente ad esercitare un'azione politica indipendente ed efficace. Sopravvive invece con tutti i suoi quadri, compatto e fortissiino, il partito popolare, contro il quale nel Veneto, tolte varie eccezioni, il fascismo non ha neppur tentato di dare battaglia. I pochi elementi, che se ne sono staccati per far atto di adesione al governo, appartengono tuttal vecchio partito clericale conservatore aristocratico, ma la forza del P. P. è principalmente nelle popolazioni rurali, e queste gli son tutte rimaste fedeli. E vero che il partito ha rinunciato in questo periodo ad ogni aperta manifestazione politica ; ma bastano le manifestazioni religiose per dimostrare quanto le sue file siano rimaste co1npatte. Ma del resto il pericolo pel fascismo nel Veneto non deriva tanto dall'attività dei partiti d'oppoiizione, quanto dall' indifferenza politica dei più larghi strati della popolazione. Questa indifferenza, che è sempre stata la caratteristica della vita pubblica nella nostra regione, costituisce una incognita assai pericolosa per una situazione che non si appoggia tanto sul consensQ apertamente manifestato, quanto sul silenzio imposto ad ogni voce discordante. Il giorno in cui si voglia o si debba rinunciare a quella imposizione, basterà lo spostamento di una piccola parte di quelle masse d' indifferenti • per mutare completamente la situazione ; ed in quel giorno, in cui tutte iblioteca Gino Bianco
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