• • I Di qua e di là dal Tevere Ricercare, negli atteggiamenti e nei metodi dell'attuale capo del Governo italiano, le linee logiche del pensiero e dell'azione, è compito alquanto difficile e, nel contempo, relativamente facile. Non sempre il confusionario succedersi degli avvenimenti rivela lo svolgersi delle fasi di un pensiero rettilineo che si concreta nella realtà, come non sempre, anzi quasi mai, ci è dato di scoprire con certezza nei fatti l' intenzione di chi deve dirimerli. Qualunque sieno il metodo dell' indagine e il proposito dello studioso, tutti i fenomeni della vita pubblica, anzichè risolvere, accendono la disputa sulle cause che li determinarono, sulle conseguenze che produrranno in avvenire, e sopratutto sulla volontà che gli uomini preposti al governo della cosa pubblica, hanno impreso in determinate circostanze allo svolgersi degli avvenimenti. Senza voler essere giudici pretenziosi, ma solo modesti osserva tori, crediamo che un esempio tipico della moderna mentalità, disposta ad interpretare fatti secondo visuali divergenti, è quello che riguarda l'atteggiamento dell'attuale capo del governo, a cui fa seguito il partito che egli rappresenta, nei confronti del cattolicesimo. È ben difficile che, in simili questioni delicatissime, le dichiarazioni di un uomo di governo rispondano sempre alla sua reale intima convinzione, bensì, il più delle volte riflettono il senso di una necessità, onde a noi è dato solo di ricercare la convinzione e la intenzione attraverso un esame dei fatti e delle 1 apparenze, risalendo da queste al pensiero che le guida. L'atteggiamento assunto dall'on. Mussolini nei confronti della Chiesa cattolica, ha destato in molti le più accese speranze, in altri le più amare delusioni, in altri ancora vivissimo timore. Vi sono cattolici che credono nel sentimento religioso dell'on. Mussolini, o, meglio, nella sua conversione, fino al punto di farsene un motivo per appoggiare la sua opera di governo, in contrasto di quei cattolici che vedono nel regime fascista la negazione dei più elementari principi cristiani. E vi sono infine dei cattolici che, pur non essendo convinti del misticismo di cui, secondo certa stampa officiosa, sarebbe soffuso l'animo dell'ex direttore dell'Avanti!, tuttavia ritengono che la Chiesa debba e sappia profittare degli atteggiamenti del duce, ai fini di una vera e propria speculazione religiosa, che dovrebbe concretarsi nelle condizioni di sempre più favorevole privilegio a beneficio della religione ufficiale del regno d' Italia. Il Cristo nelle scuole, l' insegnamento religioso, l'esame di stato, l'ostracismo pronunziato contro la massoneria, l'aumento della congrua ai parroci, la partecipazione ufficiale del clero a tutte le cerimonie fasciste, piccole e grandi, l' intervento di camicie nere nelle processioni religiose, questi ed altri fatti (che ibliotecaGino Bianco - I C'
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