376 LA CRITICA POLITICA , il valore delle leggi messe in esecuzione, che scrutare l'anima di coloro che ha eletto. 11popolo s' inganna più difficilmente quando si tratta di fatti, che non quando si tratta di personalità che sono uomini viventi. 11sistema politico, previsto dal nostro programma, eviterebbe che il poterè dello Stato anzichè essere in mano del popolo, cada in quello di una minoranza di deputati sempre disposta alla corruzione, alla paura dell' impopolarità, ali' influsso di singoli uomini politici autorevoli. Il sano istinto delle masse custodisce meglio lo Stato _dimoltè false idee scritte, che molti uomini politici esperimentano. La nostra repubblica infine dovrà essere anche sociale. Questo è il suo compito più importante. Quando il potere ·politico è in mano del popolo, è facile trasformare il paese in repubblica sociale e solidale : basta impedire l'agglomeramento della richezza nelle mani di singoli e di società; nazionalizzare e socializzare tutte le fonti principali della ricchezza nazionale ; assicurare allo Stato ed ai lavoratori una notevole parte in tutte le grandi imprese; diminuire lentamente le differenze di classe; distruggere il pauperismo e tutti i mali che da esso derivano. La più completa parità di diritti, . la maggior possibile eguaglianza sociale, il più fiducioso appoggio ad ogni singola o collettiva manifestazione; la distruzione di tutti i privilegi - questa è la nostra mèta. Noi vogliamo la repubblica che si manterrà con la volontà del popolo, mentre la monarchia si mantiene con la forza delle baionette. Noi vogliamo la repubblica colla quale il popolo sarà padrone del proprio destino e non la monarchia nella quale esso è soltanto il suddito di una minoranza privilegiata. Noi vo_gliamo la repubblica nella quale si avrà il benessere della più larga massa del popolo e non la monarchia in cui il popolo è economicamente schiavo di classi politiche ristrette e potenti. JASA M. PRODANOVIC L'ASSOCIAZIONE JUGOSLAVA MUSSULMANA Mehmed Spaho è il presidente dell'Associazione jugoslava mussulmana, ch'egli dirige con molto più tatto e meno demagogia che non Radic il suo partito. È combattuto aspramente dal governo dì Belgrado, il quale ha sempre dichiarato - e lo ritiene tuttora malgrado che la realtà sia diversa - che la Bosnia e l'Erzegovina, erano provincie, etnograficamente e geograficamente, serbe. E quanto sia odiato dai serbi lo dimostra il fatto, che una ventina di -·- giorni or sono, un gio.vane serbo ha attentato alla sua vita, lanciandogli contro una bomba. Fortunatamente, lui ed il segretario del partito che lo accompagnava, rimasero illesi. Per difendersi dalla < Orjlma > (fascisti jugoslavi) e dalla < Sinao > ( gioventù nazionalista serba) i mussulmani hanno creato un'organizzazione giovanile, la < Muslinao >. Biblioteca Gino Bianco
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