IL PARTITO REPUBBLICANO JUGOSLAVO 375 comune lavoro; ormai non esisteva più alcun impedimento esterno, mentre . le condizioni interne esigevano imperativamente che un regime di classe, sorpassato ed antipopolare, venisse cambiato con un vero governo di popolo, il quale solo avrebbe potuto salvare l'unità nazionale statale. * * * La forma repubblicana non è il nostro fine, ma soltanto il mezzo per mantenere l' unità nazionale e statale ed attuare le grandi e benefiche riforme improrogabili per la prosperità avvenire del popolo. Nella nostra monarchia questo non è _possibile : essa serve soltanto le classi privilegiate ed i gruppi . più ricchi della nostra società. Ii Partito Repubblicano Jugoslavo afferma che la repubblica dovrà essere federale, popolare e sociale. Il centralismo si è dimostrato un cattivo sistema anche là dove esiste da secoli. Lo Stato ha allargato le sue funzioni: non ha più soltanto il compito di difendere la vita e gli averi dei suoi cittadini e salvaguardare il popolo ed il paese dallo straniero. Da " polizies·co,, esso è divenuto oggi anche uno Stato " sociale " con nuovi problemi da risolvere, ha assunto molti nuovi doveri, ha molteplici relazioni còn i suoi cittadini, assume infine sempre nuove cure e nuovi affari. Centralizzato, esso è incapace di risolverli come si deve, e li sabota scientemente ed inconsciamente. Oltre a tutto ciò, le nostre popolazioni • hanno vissuto per dieci secoli divise una dall'altra: esse sono il prodotto di diverse colture, si sono formate mentalità diverse, hanno ciascuna tradizioni che sarebbe pericoloso spezzare ad un tratto. Fonderle in unico amalgama politico, dar loro in tutto eguali leggi e statuti, significa distruggere quello che costruirono dodici secoli. " Chi vuol troppo, nulla ha ,, dice a ragione un proverbio. La nostra repubblica non dovrà essere soltanto federale: deve essere anche popolare. La repubblica parlamentare, come l'abbiamo in Francia, non è il nostro ideale. In tali repubbliche il parlamento è tutto, ed il popolo è nulla e il governo è un giuocattolo in mano al parlamento. Accade anche talvolta che il parlamento sia un'arma in mano di abili politicanti, spesso incapaci ed incoscienti; e il popolo è egualmente nulla. Il parlamentarismo è ovunque in istato di decomposizione, moralmente intaccato, politicamente avvilito, tarlato e vicino a cadere. Il sistema presidenziale americano, nel quale è stabilita una severa divisione delle autorità, non è neppure adatto per la repubblica: il diritto del Congresso di respingere le proposte del presidente e la prerogativa del presidente di porre il veto alle decisioni del Congresso, come pure la mancanza di responsabilità politica dei ministri dinanzi al parlamento ed i loro deboli legami con esso, non sono utili ne·anche ali' America, come lo ha dimostrato brillantemente Wilson nel suo studio sul1'ufficio del Congresso. Presso di noi un tale sistema creerebbe infiniti conflitti tra le autorità legali ed amministrative, ed impedirebbe il funzionamento dell'apparato statale. Per noi il migliore sistema è quello svizzero, con il referendum e il diritto d'iniziativa, completato dal diritto che il popolo avrebbe in casi eccezionali e gravi fissati dallo Statuto, di cambiare il corpo legale ed il potere dirigente. Questo sistema inalzerebbe moralmente il paese ed educherebbe politicamente il popolo, il quale sa apprezzare con più facilità BibJioteca Gino Bianco I
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