la critica politica - anno III - n. 8-9 - 25 settembre 1923

LA CRISI JUGOSLAVA 369 movimento di truppe e gendarmi serbi, fornisce ai suoi partigiani, denaro • e viveri, li nasconde, serve loro di guida e di messaggeri ? Che possono fare i soldati ed i gendarmi, in• mezzo ad una popolazione ostile, in un paese di montagne, privo di qualsiasi strada, dove devono diffidare d'ogni , roccia, d'ogni cespuglio che può celare loro l'imboscata ? Questa è la situazione. Come uscirne, o,. più esattamente, quale via d'uscita, gli uomini politici della Jugoslavia vedono in questa situazione? DIVERSITÀ DI VEDUTE NELLA VECCHIA SERBIA In complesso, nella stessa Serbia, non v'è identità di vedute. L'elemento militare, < l'entourage > di re Alessandro alla Corte, gruppo poco numeroso, ma influente, non vedono l'uscita da questa situazione se non con una dittatura militare, l'abrogazione momentanea della costituzione e la soppressione delle tendenze federaliste ed autonomiste. Ma il capo dei Serbi radicali, partigiani della centralizzazione, il capo della costituzione di Vidovdan, Pasic, è un troppo vecchio ed abile politicante per non comprendere che la dittatura è un mezzo troppo peri- ... coloso che può condurre ad un risultato imprevisto. Governare la Jugo- .. slavia con le baionette è impossibile, anche perchè non sono solo i Serbi ad averne. I Macedoni se ne servono nella maniera che abbiamo veduto. I Croati, gli Sloveni, i Bosniaci ne hanno pure ma, come segnalano i giornali balcanici, accade che talvolta i soldati e gli ufficiali croati rifiutano di tirare sui Macedoni come per esempio, avvenne a Brest, nel distretto di Stip. I Croati simpatizzano effettivamente con gli insorti della Macedonia tantopiù che fra il loro capo Radic e quello dei Macedoni, Alessandrof, esiste una convenzione d'aiuto mutuo,' la quale ha le più ampie simpatie croate. Una dittatura appoggiantesi su d'un'armata di richiamati, in un paese ove la popolazione è formata di diverse nazionalità e dove il popolo dominante o dicentesi tale, non costituisce che il 25 ¼ della popolazione totale è un procedimento di governo molto rischioso. Stefano Radic, per esempio, mi ha esplicitamente dichiarato, che alla dittatura la Croazia intera, risponderebbe con il rifiuto di pagare l' imposta, di rispondere alla coscrizione e col boicottare le istituzioni governative. Pure Pasic crede preferibile barcamenare oppure di sciogliere la Skupcina e di procedere a nuove elezioni ricorrendo questa volta ai procedimenti balcanici, vale a dire, alla violenza, alla frode ed alla pressione aperta sugli elettori. Se questa volta, le elezioni dovessero dare dei risultati cattivi non resterebbe allora che la scelta tra la dittatura e le . . concess1on1. Mediante colloqui con le frazioni più forti della nuova Skupcina, Pasic avrebbe tentato e ritentato di creare una maggioranza stabile. Ma le trattative sono destinate ad incagliarsi, perchè sulla questione principale, la \ iblioteca Gino Bianco

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