la critica politica - anno III - n. 8-9 - 25 settembre 1923

368 LA CRITICA POLITICA Questa politica di violenza e snazionalizzazione ebbe per risultato, la rinascita dell'Organizzazione rivoluzionaria macedone. Alla sua testa si mise l'antico capo, Teodoro Alessandrof, uomo d' indomabile energia, d'una volontà fresca e d'una sorprendente bravura,. membro del comitato centrale dal 1908. Nel 1909, i turchi avevano posto sul suo capo una taglia di 4000 lire turche ; i Serbi, offrono oggi, ben 700,000 dinari. Pertanto Alessandrof si sente molto più sicuro in Macedonia che non qualsiasi capo di governo europeo, nel suo paese. Il suo prestigio e la sua autorità sulla popolazione sono immensi. Infatti, egli è il vero dittatore della Macedonia. Gelosamente guardato dai comitati,. egli è imprendibile. Gli antichi quadri dell'organizzazione sono stati ricostituiti ed attualmente, come al tempo della dominazione turca, non vi è alcun villaggio il quale non abbia la sua banda di comitati e la sua milizia, disciplinata dall'Organizzazione. In tutti i distretti dellé:lMacedonia, si trovano dei comitati dell'Organizzazione che ha la sua posta, la sua amministrazione, il suo tribunale giudiziario. Essa percepisce le imposte che la popolazione paga volentieri, punisce i delitti, stabilisce la sicurezza delle strade .... ecc. Con1batte, .con il terrore, l'amministrazione serba; le bande dei comitati, molto sovente, danno battaglia ai distaccamenti ed ai gendarmi serbi che, raramente, riescono vincitori. Ma l'organizzazione conduce una lotta spietata non solo contro l'amministrazione serba ed i suoi gendarmi ma anche contro l'intrapresa colonizzazione. In dicembre, organizzò una spedizione contro i coloni serbi del· borgo di Kadrafakovo ; le case ed i beni della colonia vennero incendiati ed una parte dei coloni, uccisi. Questo procedimento selvaggio e. barbaro, ha avuto per risultato, il ritorno dei coloni, scampati dall' eccidio e, di quelli delle borgate vicine (Erdjelia, Monstavino, Doljany, ecc.) in Serbia dopo d'aver venduto tutti i loro beni. A questo terrore il governo serbo, risponde con delle rappresaglie e delle requisizioni. In febbraio, in una borgata del distretto di Stip, 22 contadini sospettati di famigliarità con i ribelli, sono stati massacrati a colpi di mitraglia. I comitati, incrudeliscono maggiormente le loro azioni ; in tutto il paese, il sangue scorre, mentre il movimento insurrezionale guadagna, rinforzandosi, giorno per giorno. I funzionari serbi e gli stessi gendarmi non osano avventurarsi di notte, fuori delle loro caserme o delle loro case e non v'è nessun funzionario che ardirebbe passar una notte, in qualche villaggio. . Sono profondamente convinto che l'Organizzazione rivoluzionaria macedone sia invincibÙe. È perfettamente organizzata, funziona con la regolarità di un cronomento, dispone di forze potenti, bene armate, severamente disciplinate, attaccate alla loro causa, devote al loro capo, pronte ad ogni istante di sacrificare la vita per la Macedonia e per Alessandrof. Di più~ come venire a capo di una organizzazione che gode le simpatie di tutta la popolazione che le presta un concorso attivo, la previene del più piccolo Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==