.366 LA CRITICA POLITICA per la liberazione della Macedonia dal giogo turco. Questa lotta senza quartiere, sanguinosa e prolungata, c~lminò nella prima guerra balcanica, alla quale i Macedoni presero una parte attiva. Gli alleati balcanici, la Bulgaria, la Serbia e ·1a Grecia commisero allora un primo sbaglio. In luogo di fare della Macedonia un territorio autonomo, oppure ·uno Stato ne_utro, essi conclusero un accordo per la divisione della Màcedonia, nel quale, la questione dell'attribuzione d'una parte della Macedonia, chiamata territorio in contestazione, cioè dei distretti di Kumanovo, Jetovo, U skilb, Gostivar, Dibra ecc., restò aperta e dovette essere rimessa all'arbitrato dell'imperatore Nicolò Il. L'occupazione di questo territorio in confestazione per parte della Serbia e il desiderio dei Bulgari d'impadronirsene con la forza, condusse all'attacco odioso dei Serbi verso i Bulgari e alla seconda guerra balcanica che terminò con la disfatta completa dei Bulgari e la divisione di quasi tutta. la Macedonia fra i Serbi ed i Greci. I Bulgari si videro privati quasi completamente dei irutti delle loro vittorie su i Turchi. L'amor proprio nazionale ferito, la -confidenza nella onnipotenza tedesca e la cieca credenza che una alleanza con lt:1Germania avrebbe_ loro promesso d'impadronirsi della Dobrugia e della Macedonia intera, spinsero i Bulgari ad entrare· in - guerra a fianco delle potenze centrali. I Bulgari avevano fatto male il loro calcolo, nuovamente essi subi- ·rono una disfatta, meritata questa volta, radicale e definitiva. Bisognò ,ch'essi rinunciassero per sempre ali' idea d'una grande Bulgaria che comprendesse tutta la Macedonia. I Macedoni si videro obbligati ad accettare l'incorporazione d'una parte della Macedonia alla Jugoslavia come provincia serba ; non garbò molto ai Serbi l'idea d'abbandonare alla Grecia la parte meridionale, con ia sua capitale ed il suo unico porto, Salonicco. La divisione della Ma- -cedonia tra la Serbia e la Grecia fu un secondo sbaglio, non meno pieno di pericoli, che la passata divisione, la quale non fu compiuta, tra la -Serbia e la· Bulgaria. Dopo la grande guerra, fu ben più facile ai Serbi attaccare i Mace- ·doni, che dopo la guerra balcanica. D'altro canto, i Macedoni sapevano <li non poter più contare sull'aiuto dei Bulgari; la popolazione, spossata ·e rovinata dalla guerra, aveva estremo bisogno di pace e riposo ed in- ·tine la terribile < Organizzazi~ne Interna>, disfatta, aveva pressochè cessato di esistere. I Serbi avrèsèero dovuto mostrarsi d'una certa generosità, dettata loro dalla ragione e dalla saggezza politica, col pro- ,clamare l'amnistia,' instituire nell~ Macedonia un'amministrazione onesta •e coscienziosa e, sopra ogni cosa, non ricorrendo alla snazionalizzazione, brutale e violenta, del paese. Il male si è che i Serbi considerarono la Macedonia come un paese serbo. Per i governanti serbi, per la classe studiosa serba, per tutta la società serba - compresi i socialisti - è un assioma : < In Macedonia Biblioteca Gino B.ianco
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