la critica politica - anno III - n. 8-9 - 25 settembre 1923

INTORNO ALLA DEMOCRAZIAE A UN NUOVO LIBERALISMO 361 quanti già ne godono e l' inferno in terra.... e magari anche in cielo per gli altri. Ed è questo fantoccio forcaiolo che si vorrebbe far passare per il partito che non soffre contraddizione. Pure badiamo che tutto non si risolva in ·un grosso equivoco, in una grossolana contraffazione. Lo spirito di reazione che domina ·oggi il paese • non avrebbe potuto sorgere e poi affermarsi, nè sarebbesi posto alla ricerca di trampoli filosofici che non esistono per nessuna teoria politica, se non contenesse in sè la giusta esigenza di combattere quella democrazia, quelle aberranti manifestazioni, vogliam dire, della democrazia, che s'eran tramutate veramente in una demagogia del pensiero, còntro quella democrazia giacobina le cui fonti si venivan ogni giorno inaridendo, in un astratto intellettualismo, nell'ostinazione di tenere posizioni insostenibili e di persistere in negazioni assurde. Adempia dunque la vera la sana democrazia ai suoi nuovi compiti, rinnovandosi. Abbandoniamo tanti vieti pregiudizi .... della nostra gioventù. (L'eredità dei nostri padri di fede e di partito non è tanto sacra che non ci si itnponga una revisione). Benedetto il crollo di tanti castelli di cartone che ci facevan corto l'orizzonte. Manteniamoci nella vita consapevoli del posto che occupiamo nella realtà storica, consapevoli dell' irrazionalità di posizioni assolute e d' ideali trascendenti ; siamo più storici dei nostri avversari eh' han voluto sepellirci in questo terreno, ma che non han potuto comporre nella bara che i tronconi morti del nostro pensiero; riponiamo in discussione tanti problemi che richiedono nel momento presente una nuova soluzione (1). * * * Sarebbe inter~ssante esaminare le condizioni di quel preteso e postulato partito razionale, per vedere almeno fino a che punto un partito politico vi si possa approssimare. Poi che qui veramente, nel campo della politica, sorge una nuova specie di giusnaturalismo ; come il vero giusnaturalismo, è da pensare abbia d'assolvere, nella irrazionalità delle sue teoriche affermazioni, una utile funzione regolativa nella vita pratica. Quanti sono penetrati da quel senso storico eh' è il frutto succoso della filosofia idealistica, nella vita politica dovran scender pur essi nel campo dove avversi partiti si combattono, immergersi nella lotta e, per battersi, accettare il terreno degli avversari. Pure a loro confronto essi avranno armi più salde e valide. Così i partiti politici, come le varie idee che si propongon di risolver senza residui il < problema sociale >, saran '. (1) Diciamo di passata che questo rinnovamento mentale dovrebbe più facilmente che ad altri riuscire al partito repubblicano, il più sinceramente democratico, anche perchè richiestogli in molta minor parte. Esso risale come a sua fonte al geniale e fecondo pensiero di Mazzini, alla sua vasta concezione idealistica della vita. Assai meno d'altri partiti ha assunto posizioni assol1tte e teorie chiuse in una falsa perfezione. ibliotecà G"no Bianco -

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