la critica politica - anno III - n. 8-9 - 25 settembre 1923

Intorno alla ·democr·azia e a un nuovo liberalismo Che la democrazia si travagli in una crisi si dice da un pezzo, e noi vogliamo premettere che non ci faremo avvocati di cause perse. Diciamo anche subito che, per noi, i peggiori nemici di essa non sono quei tanti che s'affaccendano a menarle colpi o a dichiararla già nella bara, quanto piuttosto quei suoi anacronistici moschettieri che, chiusi gli occhi alla. _ realtà, credon di sottrarla ad ogni pericolo, ripetendo come stridenti macchine la predica che non raccoglie più ascoltatori o svuotando, se più fieramente attaccati, l' innocua mitraglia dagli arrugginiti archibugi. Nei primi, il vecchio albero trova gli inconsci potatori che lo rendono a nuova vita, liberandolo da tutto il mortume che gl' impediva il respiro. Una folta schiera di giovani, che pur dagli avversari politici han diritto d'ottenere il maggior rispetto e la stima per la serietà grande e la intensa fede che nei loro studi ripongono, ha levato gli scudi contro ogni democrazia, convinta d'assolvere alla missione storica del pensiero, sacrificando sull'altare della speculazione l'idolo invecchiato. Sarebbe il peggior partito respingere senza grazia d'esame, con gli inevitati e inconsci sofismi ch'essi mettono innanzi (accordiamo loro con poche eccezioni la piena buona fede), molte buone e fondate critiche, e non voler accogliere quel tronco vivo e forte eh' essi non riusciranno ad abbattere, solo perchè lo vediamo spoglio di tanti rami morti. La critica, quand' è condotta con serietà d'intenti e profondità di convinzioni, dev'esser accolta per la discussione. Vinta essa è solo quando le si sappian opporre più salde proposizioni. Cela piuttosto l'assoluta in- ~apacità di combatterla il non volerne accettare il terreno colla presunzione d'esser padroni del Verbo, mentre si ricantan magari triti argomenti che quella ha già dall' inizio rovinati. L'assalto che si muove con tanto entusiasmo e tanta convinzione di vittoria non ha trovato, che sian scesi in lizza, molti avversari della statura dei suoi combattenti. Forse che tanti impettiti paladini della democrazia han riposto tale fiducia nella hegeliana astuzia della ragione, da fidare che basti essa a trarli fuor dal periglioso pelago che non han l'animo d'affrontare?... Non ne avrebbero il diritto I Che è ci chiediamo questo nuovo liberalismo, questo puro adamante,, -questa < idea liberale > che si va evangelizzando per tutto il paese, attraBibliotec·a Gino Bianco I

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