342 LA CRITICA POLITICA raggiungersi il futuro equilibrio. E prevedendo quasi una accusa che ci sarebbe stata fatta più tardi, < sarebbe assurdo, scriveva (1), il supporre che chi accenna al regionalismo abbia in mente di ricostituire gli Stati separati che dividevano l' Italia prima del '59 > ! Dichiarazioni di fede politica ne ha fatte, esplicitamente, una sola volta, nel '98. < Io sono - scrisse all'Idea di Cremona (2) - repubblicano federalista>. E aggiungeva : < la repubblica non ha senso che se regioni e comuni sono autonomi. In Italia ogni regione ha bisogno di vivere di vita propria >. Opinione di altri tempi, sta bene, ma che egli non ha mai sconfessato. Le sue osservazioni sulla democrazia, colpiscono solo tutto quello che di artificioso e di bugiardo hanno presentato certe formazioni ed istituzioni tenute per democratiche. E se un profitto è possibile ricavarne, se l'esperienza dovesse pur servire a qualche cosa e gli uomini si proponessero sul serio di realizzare le istituzioni migliori, è a vantaggio della democrazia reale. Fatto è che le istituzioni politiche della Repubblica Svizzera - dove il Pareto ha così lungamente vissuto e chiuso il ciclo della sua vita, dove le esperienze si svolgevano giornalmente sotto i suoi occhi e facile ne era l'osservazione - hanno offerto ben scarsa materia alla sua critica. Anzi nel Trattato può trovarsi - insieme ad altre considerazioni favorevoli al sistema federale - questo giudizio (3) sull'ordinamento· politico svizzero : < Il migliore governo che esista ora, e anche migliore di tanti mai altri che sin ora si sono potuti osservare, è quello de·lla Svizzera, specialmente poi nella forma che assume nei piccoli Cantoni, colla democrazia diretta; ed è un governo democratico, ma null'altro che il nome ha di comune coi governi che pure diconsi democratici, di altri paesi, co1ne sarebbero la Francia e gli Stati Uniti di America>. Molto probabilmente se prima di chiudere gli occhi alla luce gli avvessero chiesto di esprimere un ultimo desiderio per il popolo del suo paese avrebbe risposto, come altra volta: < Io vorrei che il popolo italiano godesse la libertà e il benessere del popolo svizzero >. Il nome di Vilfredo Pareto resta comunque alla scienza e non alla politica. O. ZUCCARINI POSTILLA:L'articolo era già scritto e composto quando il Mezzogiorno di Napoli (15-16 sett.) pubblicava del Pareto: " Pochi punti di un futuro ordinamento costituzionale >. Il documento è molto importante; ma crediamo di poter escludere che debba tenersi - come il Mezzogiorno prete~de - per il testamento politico del grande sociologo o anche solo servire ad indicare quale per lui fosse I' ideale di un buon governo. Premette lo stesso Pareto al suo scritto - per indicarne il carattere e gli scopi - che modello gli è (1) Critica Politica, Anno I, pag. 51. (2) Lettere in data 18 e 28 gennai~ 1898. (3) Trattato, Voi. II, pag. 598, nota. Biblioteca Gino Bianco
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